La depressione è il male del millennio e, per usare un termine ormai molto in voga, è il male dei millennial. Scioccanti, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivelano che nel mondo il 4% dei giovani fra i 12 e i 17 anni soffrono di disturbo depressivo. Percentuale che aumenta al 9% per i diciottenni. Se si amplia l’orizzonte di osservazione all’intera gamma dei disturbi di carattere emotivo e comportamentale, e quindi non solo alla depressione, la situazione diventa veramente allarmante: un ragazzo su cinque al di sotto dei 18 anni ne è affetto. Ad aggravare ulteriormente questi dati, il fatto che il suicidio correlato a tali patologie sia la seconda causa di morte fra i 15 e i 29 anni.
Il focus
Per cercare di analizzare e dare il giusto risalto a questo problema, martedì 22 maggio alle ore 17.45, alla Fondazione Istituto Antoniano (via Madonnelle, 15, Ercolano) ci sarà un focus su «I disturbi dell’umore nell’adulto e nell’adolescente». Si tratta di un nuovo appuntamento delle «Scuole Territoriali della Salute Emotiva e Comportamentale», gli appuntamenti divulgativi per condividere con i cittadini le idee e le buone prassi del benessere psichico.
Apprendimento interattivo
All’incontro prenderà parte Goffredo Scuccimarra, neuropsichiatra infantile e direttore della Fondazione Istituto Antoniano, sarà lui a parlare delle caratteristiche e delle problematiche relative ai disturbi dell’umore. La cosa interessante è questi forum non sono concepiti come lezioni frontali, ma ambiscono a essere uno spazio di apprendimento interattivo, organizzato per favorire lo scambio di esperienze.
Difficoltà di diagnosi
«I disturbi dell’umore sono una condizione clinica caratterizzata ancora da scarso interesse», spiega Vincenzo Barretta, psichiatra, psicoterapeuta, specialista in medicina delle dipendenze e direttore scientifico del Centro Noesis di Napoli. «Inoltre si riscontra una grande difficoltà nel diagnosticarli, specialmente in età infantile e adolescenziale Spesso le famiglie e gli stessi medici non sono preparati. Urge allora un’opera capillare di sensibilizzazione rivolta in particolar modo ai genitori e agli educatori, affinché abbiano gli strumenti per poter fronteggiare queste problematiche. Questo incontro delle “Scuole Territoriali della Salute Emotiva e Comportamentale” – conclude il dottor Barretta – nasce con lo scopo di sensibilizzare e comprendere i fenomeni tipici dei disturbi dell’umore, in un’ottica non soltanto di cura, ma soprattutto di prevenzione del fenomeno»