In questi giorni, più precisamente tra sabato 26 e domenica 27 marzo, saremo chiamati come di consento a spostare le lancette dell’orologio di un’ora in avanti. L’ora legale farà sembrare ancor più lunghe le giornate regalandoci un’ora in più di luce, ma i medici avverano che questi cambiamenti non sono privi di conseguenze sulla salute. Stando ad alcuni dei più autorevoli studiosi, lo spostamento in avanti delle lancette può provocare diversi problemi a giovani e meno giovani. Addirittura, stando a quanto affermato da una professoressa di neurologia e pediatria al Vanderbilt University Medical Center di Nashville, nel Tennessee, «la transizione annuale all’ora legale porta a un aumento di ictus, attacchi di cuore e privazione del sonno degli adolescenti». Ovviamente non c’è da allarmarsi, perché affetti tanto gravi sono comunque molto limitati sotto il profilo statistico, ma il problema non andrebbe ignorato. C’è anche da chiarire che il passaggio all’ora legale è diverso da quello all’ora solare. Sempre secondo gli esperti, per il nostro corpo è più semplice affrontare il passaggio ad “un’ora indietro” anziché quello ad “un’ora avanti”. “Questo perché l’ora dell’orologio viene spostata un’ora dopo; in altre parole, sembra che siano le 7 del mattino anche se i nostri orologi dicono che sono le 8. «Quindi è un passaggio permanente alla luce del mattino ritardata per quasi otto mesi, non solo per il giorno del cambiamento o poche settimane dopo. Ciò è particolarmente degno di nota perché la luce del mattino – dicono gli esperti del Vanderbilt University Medical Center di Nashville – è preziosa per aiutare a stabilire i ritmi naturali del corpo: ci sveglia e migliora la vigilanza». Avere luce sino a tarda sera creerebbe inoltre un interferenza nel ritmo sonno veglia anche di lunga durata.
LA DISCUSSIONE
Il tema dell’ora legale è dibattuto anche in Europa e presto tutto potrebbe cambiare. Il Parlamento europeo, prima della Pandemia, aveva approvato la risoluzione legislativa sull’abolizione dell’ora legale con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensione. Iniziativa promossa dai Paesi del Nord Europa (Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia) che a causa della maggiore vicinanza al Polo Nord non hanno mai beneficiato della luce naturale grazie al cambio dell’ora. il processo di cambiamento è stati poi bloccato in larga parte dalla pandemia, che ha spostato l’attenzione su temi ben più urgenti. Ma non è escluso che nei prossimi anni la questione possa tornare centrale e che il cambio di lancette diventi definitivo.