Il ministro della Salute Roberto Speranza ha inaugurato le nuove linee produttive del vaccino anti-COVID nello stabilimento Sanofi di Anagni, nel Lazio.
Vaccino anti-COVID, Sanofi avvia la produzione delle prime dosi
La battaglia per sconfiggere il Coronavirus vede in prima linea la Ciociaria, dove si produrrà il vaccino anti-COVID.
Nello stabilimento di Anagni sono state inaugurate le nuove linee produttive dedicate proprio alla preparazione del vaccino contro il Coronavirus ed entro la fine del 2020 saranno pronte le prime dosi per i test sperimentali del vaccino.
Se a dicembre saranno positivi i risultati delle fasi 1 e 2, all’inizio del 2021 verrà avviata la fase 3, ossia la produzione effettiva del vaccino su larga scala.
Sanofi ha firmato un accordo con la Commissione europea per la fornitura di trecento milioni di dosi di vaccino, una volta che sarà stato approvato.
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Quello di Anagni sarà quindi il primo stabilimento produttivo a partire in Europa e sarà impegnato, insieme ad altri stabilimenti in Francia, Germania e Stati Uniti, nel fronteggiare la pandemia in corso e l’emergenza sanitaria.
Per l’inaugurazione dell’impianto dedicato al vaccino anti COVID-19, alla Sanofi di Anagni erano presenti anche il Ministro della Sanità Speranza, il dirigente di Sanofi in Europa, il sottosegretario allo Sviluppo economico, il sindaco, il presidente del Consiglio regionale del Lazio e l’ambasciatore di Francia.
Il Ministro della Sanità, Roberto Speranza, ha affermato, rispondendo alle domande della giornalista Maria Concetta Mattei, che “la partita è ancora dura e la prima luce si comincerà a vedere nei primi mesi del nuovo anno. Sono stati mesi difficilissimi, ma l’Italia ha dimostrato forza e qualità. In Italia siamo consapevoli del fatto che abbiamo davanti ancora mesi difficili, ma presto arriveranno un vaccino efficace e cure che funzioneranno. Nei primi mesi del 2021 e un po’ alla volta usciremo dalla fase più drammatica. Servono ancora comportamenti corretti delle persone Abbiamo piegato la curva con misure molto ferme, ma perché c’è stata una grande sintonia tra i provvedimenti e i comportamenti degli italiani, che sono stati straordinari.”