Anche se può sembrare incredibile moltissimi uomini (22%) non sanno neanche dove si trovi la prostata, una figuraccia nei confronti del 28% di donne, che al riguardo, invece, non ha dubbi. C’è anche un “fatto biologico” ancora più drammaticamente sorprendente: il 54% dei maschi non sa di averla, la prostata, che ritiene essere, invece, un organo femminile. Una disinformazione allarmante, anche per le ricadute sulla salute, attestata da una recentissima indagine condotta dall’Associazione Europea di Urologia in occasione dell’Urology Week che ha coinvolto 2.500 uomini di 5 nazioni differenti: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito. Il 27% dei maschi è dubbioso o ignaro dell’esistenza del tumore alla prostata, patologia che invece colpisce 450 mila uomini nel mondo ogni anno, circa 36 mila in Italia, con oltre 7 mila decessi, mentre paradossalmente è più informato su quello del seno (31%).
Sintomi da non sottovalutare
Ma sono gravi anche altri numeri: il 43% degli uomini non si recherebbe dal medico in caso di sangue nelle urine; il 23% aspetterebbe più di un mese prima di chiedere una consulenza per una frequente voglia di urinare; il 28% andrebbe dal medico solo dopo oltre una settimana dalla comparsa di bruciore o dolore alla minzione contro solo il 17% in grado di associare un dolore nella parte inferiore dell’addome a un possibile problema serio. Senza contare la problematica della disfunzione erettile (DE) che in Europa riguarda circa la metà dei maschi dopo i 50 anni, ma di cui il 75% ignora le implicazioni sulla salute e qualità della vita e di coppia o la diffusione fra i connazionali. Non va meglio per altri problemi urologici: un buco nero per l’85% dei maschi, come nel caso del tumore ai testicoli noto solo (in termini di fascia di popolazione a rischio o di manifestazioni) al 18% degli intervistati.
#Controllati
Le conseguenze di questa insana informazione ricadono in maniera importante, oltre che sulla salute, anche sulla mancata prevenzione specialistica: il 40% dei maschi non sa chi sia, quale ruolo abbia o quando consultare l’urologo, contro il 10% che non ne ha mai sentito parlare, mentre il 13% ritiene che curi l’apparato scheletrico, il sistema nervoso o quello circolatorio. L’indagine non lascia dubbi: è necessaria una maggiore e migliore consapevolezza del maschio riguardo la propria salute intima. Con questo scopo, per il terzo anno, è ripartita in Italia la campagna #Controllati. Consigli, informazioni, contatti in assoluta privacy sul sito www.controllati.it. Inoltre, da oggi al 30 novembre, tremila farmacie distribuiranno materiali informativi e daranno visibilità al sito. Qui sarà aperta una sezione di domande e risposte, e una dedicata al pubblico (“L’urologo risponde”). Tra queste farmacie, mille avranno a disposizione ticket gratuiti con cui inviare i propri utenti nei centri Siu più vicini. Infine, sarà possibile contattare il numero verde 800.942.042.