La dislessia, ma anche altri disturbi specifici dell’apprendimento, sono condizioni che spesso si riversano interamente sui genitori. Sono spesso le famiglie ad essere chiamate a gestire anche un carico psicologico che i bambini spesso non riescono a sopportare. «La famiglia – spiega il logopedista Francesco Bianco, – cerca sostegno nella scuola, che spesso però è “ingessata” tra mille paletti burocratici e adempimenti. Una risorsa importante, che sta prendendo corpo, è il “tutor dell’apprendimento”, figura non ancora riconosciuta giuridicamente ma molto importante, perché legata a competenze specifiche: conoscenza degli stili cognitivi del ragazzo con Dsa, conoscenza delle leggi della scuola, capacità di instaurare un rapporto di fiducia con i genitori e capacità di interfacciarsi con i docenti, per fare in modo che la scuola rispetti quanto prevosto dalla legge 170».
Un progetto ad hoc
Sulla formazione di queste professionalità, l’associazione Ipertesto (impegnata al Vomero e a Fuorigrotta nella sede dell’Arci in via Luigi Rizzo) sta investendo molto. Quello portato avanti è un progetto che affonda le sue radici negli anni passati, grazie ad un accordo stipulato con la cooperativa Anastasis di Bologna, da sempre in prima linea sulle questioni che riguardano i Dsa. «L’idea – spiega Bianco, presidente dell’associazione – consiste nel costruire percorsi di autonomia di apprendimento, con mezzi che possano “semplificare” le esigenze didattiche dei ragazzi con Dsa. Il tutor è quella persona che può capire le difficoltà, può dare spazio al talento, può intrattenere un rapporto costruttivo con la famiglia che, diversamente, non riesce a governare il problema. Il nostro lavoro consiste dunque nel trovare risposte a tutto tondo, per questo organizziamo formazione per gli operatori del mondo della sanità (neuropsichiatri, psicologi e logopedisti) impelagati su questi temi. Realizziamo incontri per docenti, durante i quali offriamo strategie adeguate ed efficaci. E ancora, proponiamo incontri con genitori, così da far comprendere a tutti che la dislessia, e tutto il mondo dei disturbi specifici dell’apprendimento, non sono degli ostacoli insormontabili».
Doposcuola
L’associazione organizza anche un supporto fattivo ai ragazzi grazie alle ore di doposcuola, che a partire dai compiti si propone di trasferire un metodo congeniale ad un apprendimento diverso da quello tradizionale. Utilissimo per chi vive questa condizione dei disturbi dell’apprendimento , ma anche per molti ragazzi che non hanno alcun problema.