Con i social media ogni canone estetico dettato dal momento diventa raggiungibile con un filtro. Questa possibilità può creare una dissociazione tra il sé reale e quello online. Una tendenza che mette a rischio soprattutto le fasce più vulnerabili, come quella degli adolescenti, fino a spingere molte ragazzine a rivolgersi al chirurgo per apparire come sui social. Basta fare un giro sulle varie piattaforme per capire la portata del fenomeno e i rischi connessi. I numeri li riporta la Società Italiana di Medicina Estetica che prende posizione contro gli interventi estetici fatti per moda.
Sono oltre 71 milioni, per esempio, le visualizzazioni su TikTok per il tag #rinofiller. Nove milioni e mezzo quelle per #rinofillertransformation e 12,1 milioni per #rinofillermilano, cui seguono molti altri tag sullo stesso tema.
Sui social nessuno parla di rischi
Si tratta di “numeri impressionanti – avverte il prof. Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) – ma sui social media mancano informazioni complete sui trattamenti di medicina estetica, inclusi i rischi, gli effetti collaterali e le reazioni avverse. Foto e video sono spesso alterate da filtri, informazioni fuorvianti e ideati per scopi commerciali non dichiarati”.
“La medicina estetica – ribadisce Bartoletti – è una disciplina medica che realizza un programma di medicina sociale, preventiva, curativa e riabilitativa al servizio della collettività. Il suo scopo ultimo è la costruzione e la ricostruzione dell’equilibrio psicofisico individuale. Eppure, negli ultimi anni purtroppo, abbiamo assistito ad una trasformazione di questo concetto determinata da una spinta consumistica eccessiva della quale anche questa disciplina è stata vittima”. Invece riguarda anche il trattamento delle disgrazie fisiche e delle alterazioni estetiche costituzionali, ricordano gli specialisti. Inoltre tratta le sequele inestetiche delle malattie e degli incidenti traumatici, la prevenzione dell’invecchiamento e tanto altro.
Medicina estetica non “trasformativa”
“È evidente come la vera Medicina Estetica – che è necessario far conoscere a colleghi medici, pubblico ed istituzioni – vada a sfatare l’idea sbagliata ma sempre più diffusa, che si tratti, invece, di una disciplina trasformativa, che cambia i tratti della persona seguendo canoni innaturali e artificiali troppo spesso assecondando i desideri alla moda delle singole persone – prosegue il presidente della SIME.
La bellezza pronta e subito, la trasformazione, l’inseguire una giovinezza a tutti i costi hanno reso molti pazienti delle maschere grottesche e dirette verso un’omologazione che nulla ha a che vedere con la medicina. A questo purtroppo ha portato anche una “disponibilità” di medici non preparati a esaudire in maniera acritica tutte le richieste dei pazienti. Un messaggio, questo, che porteremo con forza anche alla Fiera Welfair 2023, organizzata da Fiera Roma”.
Diagnosi strutturata e corretta informazione
“Con la tavola rotonda a Welfair 2023 SIME – Società Italiana di Medicina Estetica vuole dunque ribadire con forza il ruolo della medicina estetica: una Medicina soprattutto preventiva ed educativa, che non può prescindere da un approccio diagnostico strutturato necessario a mettere poi in atto un programma di manutenzione e un programma di correzione che coinvolga solo i difetti estetici esistenti dovuti a malformazioni costituzionali o ai segni dell’invecchiamento, oltre che curare patologie ad evoluzione cronica”.
“Quello che ci proponiamo – continua il presidente SIME – è far nascere una nuova stagione di corretta informazione e comunicazione sanitaria tra tutti gli stakeholders perchè un’idea sbagliata di Medicina Estetica può avere gravi ripercussioni. È facile capire come un medico estetico non possa improvvisarsi solo dopo aver frequentato dei corsi online o dei weekend aziendali sull’uso dei filler, ma dovrà investire tempo per poter acquisire e metabolizzare tutte le nozioni scientifiche che devono far parte del suo bagaglio culturale affidandosi a corsi specifici e completi anche nel training pratico, come quelli quadriennali organizzati dalle Società Scientifiche o a Master Universitari. Solo affidandosi a questi medici un paziente sano che si rivolge alla Medicina Estetica non rischierà di “ammalarsi” per una terapia errata, mal condotta o senza indicazione”.
Il tema verrà affrontato a Welfair 2023 dal 18 al 20 ottobre 2023, “un nuovo format di fiera sanitaria – spiega il co-organizzatore Claudio Lo Tufo, – concepito per generare processi di cambiamento facendo confrontare su temi specifici tutti gli attori della filiera”.
“È quindi importante che Welfair 2023 abbia collocazione nella Capitale, dove si incontrano i più autorevoli livelli della governance e della politica sanitaria nazionale e regionale – conclude Fabio Casasoli, Amministratore Unico di Fiera Roma”.