Si chiama terapia multisistemica in acqua metodo Caputo-Ippolito ed è una delle più efficaci terapie nel trattamento dei deficit del funzionamento adattivo di bambini con autismo. La ricerca, è facile intuirlo dal nome, è tutta italiana ed è stata pubblicata sul Journal of Autism and Developmental Disorders, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali per l’autismo
La ricerca
Il titolo della ricerca è Effectiveness of a Multisystem Aquatic Therapy for Children with Autism Spectrum Disorders ed è stata condotta in collaborazione con Massimiliano Conson professore del Dipartimento di Psicologia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli (Caserta). I risultati hanno dimostrato che un programma d’intervento di 10 mesi con TMA metodo Caputo-Ippolito è in grado di produrre miglioramenti significativi rispetto a un gruppo di controllo (bambini con autismo che non hanno preso parte al trattamento multisistemico) in differenti ambiti del funzionamento adattivo, oltre che migliorare le capacità natatorie dei partecipanti. In particolare, i bambini sottoposti alla TMA metodo Caputo Ippolito hanno mostrato miglioramenti significativi nell’adattamento funzionale, nella espressione delle emozioni, nella capacità di adattamento ai cambiamenti e nel livello di attività generale, tutte abilità misurate con appropriati strumenti formalizzati. I risultati dunque suggeriscono che la TMA metodo Caputo Ippolito sia utile per intervenire efficacemente su molteplici aree di funzionamento del bambino con disturbo dello spettro autistico, promuovendo rilevanti cambiamenti negli aspetti comportamentali ed emotivi del disturbo. Per saperne di più CLICCA QUI
TMA e Autismo
Questo metodo d’intervento multisistemico frutto di un lavoro ultraventennale in acqua è sviluppato specificamente per persone con disturbo dello spettro autistico, vale a dire per quel complesso disordine dello sviluppo neurologico a insorgenza precoce che attualmente colpisce circa 1 persona su 100. L’autismo è quattro volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine, e non conosce barriere razziali, etniche o sociali. Le persone con disturbo dello spettro autistico hanno specifiche difficoltà di comunicazione verbale e non verbale, d’interazione sociale, con interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Spesso i problemi del funzionamento adattivo sono gravi, ad esempio nella gestione delle attività legate al tempo libero e al gioco. La TMA, nata dal lavoro di Giovanni Caputo, Giovanni Ippolito e Paolo Maietta e nasce con l’obiettivo di sviluppare una metodologia d’intervento globale (multisitemica) che tenga conto degli aspetti relazionali, emotivi, comportamentali e d’integrazione sociale della persona con autismo; il programma è inserito all’interno del contesto familiare e realizzato in ambiente naturale, la piscina pubblica, che offre un’opportunità unica di interazione e partecipazione sociale.