Alcuni colori utilizzati per i tatuaggi sono pericolosi. A lanciare l’allarme è stato il ministero della Salute, che ha condotto analisi attente e ha scoperto un rischio concreto. I pigmenti sotto accusa sono in particolare alcuni rossi, gialli e arancioni e quelli contenenti “nerofumo”, che possono contenere sostanze cancerogene. Stando a quanto pubblicato sul sito del ministero, alcune di queste tinte hanno mostrato la presenza di ammine aromatiche, che altro non sono se non idrocarburi. Come detto, per il ministero tra gli inchiostri a rischio ci sono soprattutto alcune tonalità rosse, gialle e arancioni. Oltre ad inchiostri con pigmenti azoici in generale.
COME IDENTIFICARLI
Il segreto per tatuaggi sicuri è controllare l’etichetta facendo caso al Color Index (codice a 5/6 cifre preceduto dalle lettere CI): gli azo-pigmenti hanno i Color Index compresi nell’intervallo che va dal numero 11000 al numero 29999. Quindi se si legge “CI 12475” significa che si tratta di un pigmento azoico. Per quanto riguarda la ricerca degli idrocarburi policiclici aromatici, anche essi cancerogeni, gli inchiostri più a rischio sono quelli contenenti nerofumo (neri, grigi, argento etc.). In modo particolare quelli nei quali in etichetta viene indicato come Color Index 77266.
SISTEMA SICURO
I dati sulle notifiche RAPEX (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti pericolosi non alimentari) testimoniano che l’Italia è all’avanguardia rispetto agli altri Paesi Europei nel settore del monitoraggio e controllo dei pigmenti per tatuaggi. Soltanto nel 2018 sono stati eseguiti, da parte del Comando Carabinieri per la tutela della salute – Nas, più di 100 campionamenti presso i tatuatori. Questo significa che, nonostante quest’ultimo allarme, non si deve avere paura se ci si rivolge a chi fa tatuaggi in maniera professionale e in regola con le normative.
INCHIOSTRI DALLA CINA
Già nel 2011 era scoppiato un caso che aveva coinvolto una piccola parte dello sterminato mondo dei tatuatori, in particolare quelli che per profitto acquistavano inchiostro pericoloso e a basso costo proveniente dalla Cina. Si trattava di inchiostri che non rispettavano le normative europee e venduti tramite internet. La faccenda fece chiaramente molto scalpore. In un articolo di quel periodo si legge: «Le analisi effettuate dall’Arpa Piemonte hanno infatti evidenziato «la positività alla presenza/rilascio di ammine aromatiche cancerogene nei colori “Rosso chiaro” e “Dark red”». Il pigmento più chiaro, in particolare aveva la sostanza “anisidina ortotorvidina”, quello più scuro “anche il due metil5nitro” e “l’anilina”».
IL RISCHIO PER LA PELLE
Al di là dei colori che si usano, non tutte le pelli sono adatte ad un tatuaggio. Uno dei rischio che si possono correre è di nascondere eventuali nei pericolosi. Spesso non ci si pensa, ma un tatuaggio ha anche l’effetto di coprire la pelle e in questo modo per il dermatologo diventa difficile se non impossibile accorgersi di nei che possono sfociare in un melanoma. Prima di procedere con un tattoo sarebbe sempre bene consultare un dermatologo e farsi dare qualche buon consiglio. Del resto la prevenzione è il miglior di “salvarsi la pelle”.