Si chiama ‘Infinity’ l’ultima novità nel campo della stimolazione cerebrale profonda o Deep Brain Stimulation (DBS). Si tratta di un nuovo sistema di stimolazione elettrica del cervello che può migliorare la qualità di vita dei malati di Parkinson.
La DBS è una procedura di neurochirurgia utilizzata da oltre 20 anni che adesso migliora grazie a questa novità. Infinity ha sviluppato degli elettrodi direzionali che consentono una maggiore precisione di erogazione del campo elettrico e che possono, in questo modo, calibrare in modo più preciso la stimolazione elettrica adattandola il più possibile alle esigenze di uno specifico paziente e ridurre gli effetti collaterali.
Il dispositivo impiantato – per la prima volta in Italia – grazie a una collaborazione tra il Centro Parkinson dell’Istituto Neurologico Mondino di Pavia e la Neurochirurgia Funzionale dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, interviene nelle fasi più severe della malattia, quando la terapia farmacologica non è più sufficiente. Attraverso degli elettrodi, infatti, è possibile erogare impulsi capaci di “liberare” la corteccia cerebrale motoria, migliorando i sintomi della malattia, le abilità e la qualità di vita.
Ogni anno in Italia si ammalano di Parkinson da 8mila a 12mila nuove persone, di cui molte sotto i 50 anni. Sono circa 45 all’anno i nuovi impianti di DBS effettuati al Galeazzi ogni anno. Nell’80% dei casi si tratta di malati di Parkinson ma in questo modo vengono trattati anche alcuni disturbi del movimento e alcuni disturbi comportamentali come la sindrome ossessivo-compulsiva.