Solo gli esseri umani sono in grado di correre con la mente verso luoghi lontani. Gli animali, ad esempio, riescono a pensare solo a ciò che accade attorno a loro. Questa capacità umana che fa parte dell’evoluzione della specie, dà la possibilità di pianificare, ma dall’altra parte è anche causa di infelicità. Infatti, molte teorie psicologiche dicono che la felicità dipenda in gran parte dalla capacità di godere dei qui e ora. Lo scienziato Matthew Killingsworth della Harvard University di Cambridge da alcuni anni ha avviato una ricerca per indagare in specifici momenti quanto le persone si sentissero felici e cosa stessero facendo.
Attraverso un app del cellulare ha iniziato a intervistare più volte al giorno molte persone. Il primo dato che emerge è che le persone sognano a occhi aperti più spesso di quel che si possa pensare. Questo avviene a prescindere da ciò che fanno, come si legge nel report pubblicato sulla rivista Science. Con esattezza a sognare a occhi aperti era il 46,9% del campione e in almeno il 30% dei casi durante qualsiasi attività, escluso il fare l’amore. Dalla ricerca è emerso anche che il vagare con la mente non intaccava le attività che le persone stavano svolgendo. Tuttavia, il risultato decisivo che appare dall’analisi è che le persone erano meno felici proprio mentre sognavano ad occhi aperti. Vagare con la mente li rendeva più infelici durante qualsiasi attività, anche quando stavano svolgendo un compito poco piacevole.