Parte oggi l’indagine del Governo e dell’Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, lo screening nazionale su quella che gli esperti definiscono sieroprevalenza, vale a dire la presenza di anticorpi del SarsCoV2 nel sangue. L’obiettivo è infatti quello di avere un quadro più chiaro di quante siano le persone che in Italia si sono ammalate (anche senza averne sintomi) di coronavirus. Il campione sarà molto ampio, ben 150mila persone residenti in 2mila Comuni. Ci saranno giovani e meno giovani (sei le classi d’età) suddivisi per sesso e attività. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei.
ADESIONE
Come già è stato detto tante volte per l’app Immuni (che dovrebbe sbarcare al più presto sulle piattaforme per il download) per ottenere risultati affidabili e utili dalle indagini di sieroprevalenza sarà fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è infatti obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi. Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.
ANONIMATO
La Regione comunicherà l’esito dell’esame di sieroprevalenza a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati. Anche la Rai diffonde il messaggio con uno spot dedicato che invita alla responsabilità e locandine saranno posizionate in tutte le farmacie che aderiscono all’iniziativa. Mai come oggi ciascuno potrà fare la propria parte nella lotta al Covid.