Ha vinto la depressione, Noa Pothoven ha smesso di lottare. Nei suoi occhi, guardando le foto postate su instagram, si legge chiaramente una profonda malinconia. Un disagio portato dentro come un fardello che negli anni l’ha logorata, sino a farle desiderare la “dolce” morte. La storia di Noa Pothoven, soli 17 anni, ha sconvolto e spaccato l’opinione pubblica. La ragazza ha chiesto e (si pensava ottenuto) l’eutanasia, legale nei Paesi Bassi, è morta dopo anni di sofferenze psichiche seguite ad una violenza subita da bambina. La giovane è morta domenica, aveva dichiarato di non sopportare più di vivere a causa della sua depressione. A seguito della violenza subita, soffriva anche di stress post traumatico e di anoressia. Lo riferiscono i media olandesi.
MALATTIA DELL’ANIMA
Prima ancora di qualsiasi considerazione o giudizio etico o morale, si dovrebbe cercare di comprendere quanto abbia sofferto questa giovanissima donna. La depressione, che molti hanno definito come la “malattia dell’anima” è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti. Molte, anzi moltissime, possono essere le cause: traumi subiti in giovane età, lutti o anche dinamiche familiari complesse. Uno dei campanelli d’allarme che risuonano con sempre maggior frequenza è la consapevolezza che questo male dell’anima è in costante aumento. Non a caso, l’OMS ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.
CAMPANELLI D’ALLARME
Esistono molti campanelli d’allarme ai quali prestare attenzione. I più comuni sono la perdita di energie, senso di fatica, difficoltà nella concentrazione e memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), mancanza di desiderio sessuale e dolori fisici. Questi sono sintomi “fisici”, ai quali si devono aggiungere quelli emotivi . Ad esempio emozioni quali la tristezza, l’angoscia, la disperazione, l’insoddisfazione, il senso di impotenza, la perdita della speranza e il senso di vuoto. La depressione è una nemica ostica da combattere, ma non insormontabile. Il miglior consiglio che si può dare in questi casi è di prendere coscienza dell’esistenza di un problema e di intraprendere quanto prima un percorso psicologico di rinascita con il proprio terapeuta.