Dieta e calendario, in questo binomio si nasconde la ricetta della salute. Se è vero che solo pochi sanno realmente quali sono i benefici degli alimenti di stagione, lo è ancor di più che quasi nessuno sa fare le scelte giuste. Per capirlo basta provare a rispondere a poche domande. Quando è meglio acquistare gli agrumi e le verdure a foglie, fonti di antiossidanti utili per prevenire i sintomi del raffreddore? Qual è il mese in cui possiamo gustare le prime nespole e le fave fresche? E’ vero che scegliere il pesce di stagione aiuta l’equilibrio del mare, garantendo risparmio e qualità? Se rispondere non è stato facile, allora è il momento di mettere «Le stagioni nel piatto».
Il calendario
L’iniziativa della Federico II di Napoli è quella di creare un salutare viaggio in dodici tappe, una bussola per orientarsi tra frutta, verdura e pesce di stagione e i cui punti cardinali sono gusto, sicurezza, risparmio e sostenibilità. Il calendario è alla sua XII edizione, realizzato dall’Ufficio Formazione dell’UOC Gestione Risorse Umane dell’Azienda, e si può scaricare gratis dal sito del Policlinico Federico II CLICCA QUI
Consapevolezza
«L’obiettivo – dice Salvatore Panico, componente del gruppo scientifico che ha curato la realizzazione del Calendario – è attirare l’attenzione delle persone verso quello che si mangia». Dietro la leggerezza comunicativa del Calendario si cela, infatti, un complesso lavoro di una equipe multidisciplinare che ha messo a sistema il ricco patrimonio informativo sulla stagionalità degli alimenti. La vastissima e spesso costante offerta di prodotti ha determinato nella stragrande maggioranza delle persone la non riconoscibilità del legame tra alimenti e stagioni. Una confusione che regna sovrana soprattutto tra i bambini e le giovani generazioni. Il Calendario 2017 della Federico II di Napoli restituisce semplicità e chiarezza per favorire un approccio sereno e consapevole alla scelta e al consumo degli alimenti.
I vantaggi per la salute
«Scegliere alimenti di stagione – sottolinea Gabriele Riccardi, direttore della UOC di Diabetologia dell’Azienda -significa privilegiare prodotti ottenuti ottimizzando le risorse naturali e umane, con meno spreco di energia, necessaria per la produzione in serra o per il trasporto da altri continenti, e con un minore ricorso a fitofarmaci e conservanti, indispensabili per evitare gli attacchi dai parassiti quando la coltivazione prescinde dai ritmi naturali e il tempo che intercorre tra il campo e la tavola è lungo. Gli alimenti stagionali sono anche più ricchi in micronutrienti, in particolare di polifenoli, la cui presenza determina il caratteristico colore vivo e deciso dei prodotti freschi e di stagione, che aiutano a prevenire le più comuni malattie croniche quali il diabete, le malattie cardiovascolari e i tumori».