Criticati e messi al bando dai genitori, i videogame potrebbero essere molto utili nella lotta alle malattie della memoria, Alzheimer in primis. Uno studio, pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience, rivista leader nel settore, mette in luce i risultati ottenuti con quelli che si possono definire degli «exergame», videogiochi da esercizio. Questi exergame sono infatti quei videogiochi che portano all’esercizio fisico e sono di grande aiuto con le persone (soprattutto anziani) che vivono un deterioramento cognitivo. Sono proprio questo pazienti ad aver mostrato miglioramenti significativi negli esercizi mentali e di memoria dopo allenamenti regolari con questi videogame «fit». Ecco perché gli autori della ricerca dicono questi risultati potrebbero incoraggiare i medici a prescrivere gli exergame per rallentare o contrastare il deterioramento cognitivo legato al passare degli anni.
Nuove armi
Cay Anderson-Hanley, associata di psicologia dell’Union College (Usa) e prima autrice dello studio, definisce i dati emersi «incoraggianti» e spiega che questi videogiochi «sono un’arma in più nell’arsenale di rimedi per combattere questa malattia crudele». Precedenti studi condotti dalla stessa autrice avevano mostrato che gli anziani che si allenano con videogame interattivi sperimentano benefici, dal punto di vista mentale, maggiori rispetto ai coetanei che si limitano all’allenamento fisico tradizionale. Per l’ultimo lavoro il team ha esaminato un gruppo di oltre 100 anziani con diagnosi o a rischio di lieve deterioramento cognitivo (età media 78 anni). Nel corso di 6 mesi, 14 hanno continuato ad allenarsi regolarmente con gli exergame.
Realtà virtuale
Un primo gruppo di 7 persone ha pedalato in un paesaggio di realtà virtuale varie volte a settimana, mentre il secondo gruppo di anziani ha avuto a che fare con un esercizio più impegnativo per la mente: pedalare mentre in un videogame davano la caccia ai draghi, raccogliendo monete preziose. Il tutto in sella a biciclette speciali, realizzate appositamente. I risultati sono stati confrontati con quelli di 8 anziani che si sono limitati a giocare a videogame classici (senza pedali) e ad altri senior che invece hanno fatto solo attività fisica tradizionale, su una bike e senza videogioco annesso. Alla fine del trial randomizzato gli anziani dei primi due gruppi – quelli che avevano pedalato nello scenario virtuale e quelli che erano andati a caccia di draghi – hanno sperimentato miglioramenti significativi nelle funzioni esecutive.
Multi tasking
Questa capacità permette, ad esmepio, di cucinare con due padelle sul fuoco contemporaneamente. E di non dimenticare che si sta facendo bollire l’acqua mentre si ha qualcosa in forno. I benefici nei due gruppi sono stati registrati a livello di memoria verbale e funzione fisica, cosa che suggerisce l’utilità per gli anziani di inserire gli exergame nel proprio regime di esercizio quotidiano. Certo, sono necessarie ulteriori ricerche su un campione più ampio per confermare questi risultati. Ma il lavoro, finanziato da un grant del National Institute on Aging, è giudicato molto promettente dagli autori. Tanto che il team sta lavorando a un sistema per consentire agli anziani di allenarsi direttamente a casa, scaricando un videogame sull’iPad da usare su una classica bike da salotto.