Tempo di lettura: 2 minutiPesanti critiche sulla situazione della Capitale d’Italia. Roma sarebbe “l’unica tra le 28 Capitali dell’Ue che ha peggiorato i suoi indicatori di salute negli ultimi anni. Tutti gli indicatori, da quello più solido che è l’aspettativa di vita e la mortalità infantile a quello per patologie tumorali, fanno riscontrare un peggioramento della situazione dei cittadini romani rispetto al resto di Italia”. A dirlo è Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nel corso del convegno Crescita Vs Crisi organizzato dal ministro Beatrice Lorenzin.
“Se hai una patologia neoplastica e vivi in una regione del nord hai un trattamento e quindi un’aspettativa di vita maggiore rispetto a quella romana” ha aggiunto Ricciardi, “I cittadini che rinunciano per motivi economici alle cure al nord sono molti di meno e al sud sono molti di più. E il sud Italia comincia a Roma”.
Ricciardi parla anche dei numeri sulla prevalenza del diabete che si attesterebbero tra il 6 e il 7% della popolazione romana mentre normalmente la media italiana è del 5%. “I romani – afferma – si lamentano anche dell’accessibilità ai servizi, delle liste d’attesa. Normalmente la gente quando utilizza i servizi italiani è soddisfatta, nel caso di Roma questa soddisfazione si colloca ai livelli più bassi del Paese”, ha concluso.
Sono arrivate forti critiche sulla situazione romana anche dal ministro Lorenzin. Roma è una città “che ha sofferto molto in questi anni – ha affermato – ha avuto un grande declino prima di tutto sociale e di legalità. Abbiamo avuto Mafia Capitale, una cosa pesantissima. E poi un declino vero delle fasce della popolazione più deboli. Ultimamente- ha aggiunto- quello che vediamo ci pone quasi al di fuori di quello a cui eravamo abituati: tanta povertà, tanti bambini poveri, tanti anziani poveri, tante donne sole”.
“La mia impressione – ha concluso – è che Roma sia piena di droga. Rivediamo le siringhe per strada, i tossici, gli spacciatori di eroina. Senza parlare della cocaina, siamo pieni. Si fa finta di non vedere come se il problema non ci fosse piu’ in realtà riguarda tutti i ceti sociali e tutte le età, come l’alcol”.
Lidia Borzi di Acli Roma, nel suo intervento al convegno: “il nostro piccolo osservatorio ci dà due dati pesanti: il taglio delle spese sanitarie, le famiglie non possono permettersi una spesa extra di 500 euro per le medicine. E una indagine su 6 mila Isee ci dice che il 9% dei romani ce l’ha a zero”. “Il 4% di questi seimila romani ha minori o disabili a carico”, aggiunge. “Insospettabili: è questo l’identikit dei nuovi poveri”. Borzi ricorda ancora: “Io ho definito Roma in una lettera aperta Gotham city perché da una parte vede un crescendo di intolleranza e violenza e dall’altro, quotidianamente, c’è una perdita di posti di lavoro e ogni giorno chiude un servizio”.
Intanto la replica della Regione Lazio non si è fatta attendere.
“Le opposizioni in consiglio regionale commettono un grave errore – ha spiegato in una nota – i dati riferiti dall’Istituto Superiore di Sanità sono relativi agli anni 2011- 2013. Nella Regione Lazio, con l’avvento e il lavoro della Giunta Zingaretti, per la prima volta nella storia, i servizi erogati dalla Sanità regionale e certificati dai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza, certificati dal Ministero della Salute) hanno raggiunto la soglia di 176, ben al di sopra della soglia di 160 che è la soglia minima di adempienza. Inoltre, nell’ultimo anno, il Lazio ha registrato la soglia di aumento più alto nei Lea in confronto a tutte le altre regioni d’Italia”.