Più diffusa di quanto si possa credere, ma ancora poco conosciuta da chi ne soffre e non sempre diagnosticata correttamente. La dermatite atopica colpisce 35mila persone in Italia, di cui circa 8mila affette da una forma da moderata a grave, dal forte impatto sulla qualità di vita. Spesso erroneamente indicata come una condizione puramente cutanea, in realtà è una patologia infiammatoria cronica, sistemica e multidimensionale che colpisce persone di tutte le età. Se ne parlerà durante il consueto appuntamento radiofonico organizzato dal Network Editoriale PreSa Prevenzione & Salute, sabato 22 ottobre ai microfoni di Radio Kiss Kiss, ci sarà la professoressa Gabriella Fabbrocini, sarà proprio lei a spiegare quali sono le maggiori problematiche ma anche le principali soluzioni contro la dermatite atopica.
Appuntamento alle 11:35 circa, stay tuned!
“Contenuto realizzato da Radio Kiss Kiss in collaborazione con PreSa, con il supporto di Sanofi”
https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/10/Dermatite-atopica-non-piu-solo-un-problema-dei-bambini-1-pqxa5fyz8h3rmtryvcxh3plxy1mo8arhbfeemmbbc0.jpg7201280Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-10-17 11:57:242024-05-28 15:32:27Dermatite atopica, a chi rivolgersi?
Tanti buoni propositi ma poi, alla prova dei fatti, troppi peccati di gola. Mantenere un regime alimentare sano non è facile, tantomeno in estate con la possibilità di concedersi qualche aperitivo in più. Essere attenti alla dieta, e soprattutto ai valori di colesterolo non è però un vezzo, bensì un necessario comportamento di prevenzione.
Lo ha spiegato ai microfoni di Radio Kiss Kiss il professor Ciro Indolfi, presidente della Società italiana di cardiologia (SIC). Nel corso delle pillole di Salute promosse e organizzate dal network editoriale PreSa, il professor Indolfi ha chiarito, infatti, che «il colesterolo “cattivo” non è solo un fattore di rischio, ma anche la causa dell’arteriosclerosi e quindi di infarti». Proprio per questo, negli ultimi anni c’è stata una grande attenzione nell’individuare i pazienti che maggiormente a rischio, ma anche nel cercare di individuare terapie e strategie capaci di ridurre il colesterolo LDL, quello “cattivo” appunto. Già, perché esiste anche un colesterolo “buono”, che si chiama HDL. «Chi ha l’HDL alto – aggiunge Indolfi – ha una forma di protezione naturale, purtroppo però non esiste alcuna terapia medica che possa aumentare i livelli di HDL nel sangue». Un vero e proprio toccasana, chiarisce il professore, è lo sport. «Solo l’esercizio fisico, 150 minuti alla settimana, può far crescere i nostri livelli di HDL. Ovviamente, non una passeggiata per vetrine, ma un po’ di esercizio a moderata intensità».
La buona notizia è che oggi i clinici hanno nuove armi terapeutiche, «un’ampia gamma di farmaci che ci consentono di abbassare il colesterolo cattivo e quindi di combattere in modo efficace questo fattore di rischio». Ma quando e quanto ci si dovrebbe controllare per non avere sorprese? Il professor Indolfi non ha dubbi: «Se non si hanno particolari patologie almeno una volta l’anno, se invece si hanno patologie o condizioni fisiche che aumentano il rischio è bene affidarsi ai consigli del medico».
Ascolta l’intervista:
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/07/colesterolo-cattivo-1200x716-1sss.jpg7161200Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-07-19 17:52:092024-05-29 16:53:57Colesterolo cattivo, ecco cosa c’è da sapere per tenersi in salute
Nell’immaginario collettivo il colesterolo elevato, rappresenta un nemico non così pericoloso causato da qualche peccato di gola, l’avanzare dell’età o una predisposizione genetica. Alti livelli di quello LDL (anche conosciuto come colesterolo “cattivo”) rappresentano invece un fattore di rischio di eventi cardiovascolari per moltissimi italiani – soprattutto per quei pazienti considerati già ad “alto rischio” – che, se non adeguatamente controllato, può portare a gravi conseguenze. Da non prendere sottogamba dunque. Ma quali sono le “armi” che i medici hanno a disposizione per seguire e trattare i pazienti che hanno livelli di colesterolo LDL alto e che rischiano eventi cardiovascolari gravi? Per scoprirlo, l’appuntamento è ai microfoni di Radio Kiss Kiss per sabato 16 luglio (ore 11.35 circa) con Ciro Indolfi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC). Nel corso del consueto appuntamento che il network PreSa dedica ai temi della salute e della prevenzione potremo capire anche quanto sia importante abbassare i livelli di colesterolo cattivo per prevenire problemi potenzialmente molto gravi. Stay Tuned!
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/07/colesterolo-ldl.jpg585819Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-07-11 10:00:192024-05-29 16:55:18Colesterolo “cattivo” e rischi per la salute
Non c’è solo il melanoma a mettere a rischio la salute della pelle. Molti tumori “non melanoma” possono essere insidiosi e creare enormi problemi se non diagnosticati e affrontati per tempo. Per questo, sabato 25 giugno (ore 11.35 circa), i microfoni di Radio Kiss Kiss daranno voce alla Professoressa Paola Queirolo, direttore della Struttura Complessa Melanoma – Sarcoma e Tumori Rari dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. L’appuntamento è organizzato e programmato come sempre dal network editoriale PreSa – Prevenzione Salute. Stay tuned!
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2017/02/image-29.jpeg294500Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-06-20 11:33:432024-05-29 16:57:11Tumori della pelle non melanoma: rischi e nuove opportunità di cura
Il fumo di sigaretta non smette di essere un problema, anzi, sono purtroppo in grande aumento i giovanissimi che hanno problemi di tabagismo. Ecco perché è fondamentale lavorare ad una cultura basata sulla prevenzione e sulla conoscenza dei rischi enormi per la salute causati dal fumo di sigaretta. Di questo, ma anche di nuove terapie e servizi a supporto dei pazienti affetti da tumore del polmone, parlerà il Professor Cesare Gridelli (direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia all’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino) in occasione del consueto appuntamento radiofonico del sabato che PreSa realizza in collaborazione con Radio Kiss Kiss. Grazie alla ricerca, saranno infatti disponibili a breve anche in Italia ulteriori trattamenti di immunoterapia all’avanguardia per i tumori metastatici.
Per saperne di più, tutti sintonizzati sulle frequenze di Radio Kiss Kiss, sabato 11 giugno, alle 11.35 circa. Stay Tuned!
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/06/0a74126711b81c9c9b2e7d727490f43e.jpg438620Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-06-07 10:22:182024-05-30 14:52:25I rischi del fumo di sigaretta e le nuove terapie per il tumore del polmone
«Oggi abbiamo a disposizione trattamenti biologici innovativi garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste terapie possono essere somministrate sia in ospedale che al domicilio del paziente, a seconda dei casi, e hanno la particolarità di attaccare solo quella parte del sistema immunitario che è causa della malattia nella sua forma grave. Si tratta di semplici iniezioni sottocutanee che non interferiscono in maniera sostanziale con le capacità di difesa immunitaria dell’organismo ».
A fare il punto sulle nuove opportunità di cura contro l’asma grave è la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa presso l’istituto Humanitas di Milano. Intervenuta ai microfoni di Radio Kiss Kiss per le pillole di salute volute dal network editoriale PreSa, Puggioni ha spiegato che l’asma, anche nella sua forma grave, può colpire tutti. «Non abbiamo modo di prevedere quali siano i soggetti maggiormente a rischio – spiegato – l’asma è infatti una malattia “molto democratica”. Si definisce severa quando, nonostante medico e paziente facciano tutto il possibile, i sintomi si presentano in modo molto “pesante”». Di qui l’esigenza, sino ad oggi, di ricorrere a iniezioni di cortisone e spesso a ripetuti accessi di pronto soccorso, con gravi ripercussioni sulla qualità di vita.
Facile comprendere perché il network editoriale PreSa abbia scelto di unirsi al coro di quanti si battono per fare informazione su questa patologia (il 3 maggio si è celebrata la Giornata mondiale di sensibilizzazione), spiegando anche che oggi sono disponibili terapie efficaci. Informare e sostenere le famiglie e i pazienti è essenziale. La dottoressa Puggioni spiega infatti che spesso le persone che soffrono di asma grave non ricevono adeguate terapie. Va detto che in parte, a peggiorare la situazione è stata la pandemia, ma il problema vero è che «essendoci diverse comorbidità (come rinosinusite o reflusso gastroesofageo) la malattia non viene riconosciuta facilmente nella sua forma grave». Motivo per il quale «è essenziale poter contare sull’occhio attento di uno specialista che si occupa proprio di queste cose». Per chi soffre d’asma e vuole informarsi sulla possibilità di accedere a strutture specializzate esiste il network Sani (Severe asthma network Italy) al quale ci si può collegare on line o si possono contattare le associazioni di pazienti, che sono – conclude la dottoressa Puggioni – «fonte di aiuto e sostegno inesauribile».
Ascolta l’intervista.
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2016/11/ASMA.jpg273472Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-05-10 12:50:312024-05-30 14:55:32Asma grave, un nemico da non sottovalutare
Il 3 maggio si è celebrata la Giornata mondiale di sensibilizzazione al problema dell’asma, una patologia ben più diffusa e problematica di quanto si possa credere. Proprio per questo, il Network Editoriale PreSa ha scelto di dedicare la pillola di salute di sabato 7 maggio ad un approfondimento sull’asma grave, chiamando ai microfoni di Radio Kiss Kiss la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa presso l’istituto Humanitas di Milano. Assieme a lei cercheremo di capire se esistono soggetti a rischio e quali sono le principali difficoltà da affrontare, ma anche se esistono nuove terapie disponibili e centri specializzati ai quali fare riferimento.
Appuntamento sulle frequenze di Radio Kiss Kiss per sabato 7 maggio, ore 11:35 circa. Stay Tuned!
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/05/asma-torace-polmoni-1.jpg600800Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-05-03 10:22:542024-05-30 14:55:45Asma grave, un nemico da non sottovalutare
«La dermatite atopica è la più frequente malattia infiammatoria della cute in età pediatrica, con una prevalenza stimata tra il 16 e il 20%. Un terzo di questi piccoli pazienti soffre di una forma che va da moderata a grave». A fare luce su uno dei problemi più sentiti da moltissimi genitori è il professor Michele Miraglia Del Giudice, professore di pediatria e allergologia all’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss per le Pillole di Salute volute dal network editoriale PreSa, lo specialista ha spiegato che il bambino con dermatite atopica ha spesso infiammazioni della pelle che causano pruriti e fastidi. «Questa malattia – spiega – si manifesta con pelle arrossata, secca, screpolata e squamosa; addirittura si possono avere chiazze rosse con vescicole. Si parla di dermatite atopica grave quando questi sintomi sono particolarmente intensi. Tecnicamente quando lo score assegnato in corso di valutazione è superiore a 16 ed è molto probabile che la malattia comprometta la qualità della vita del bambino e dei sui genitori». Anche per i caregiver, che nella stragrande maggioranza dei casi sono i genitori, il peso della malattia è enorme. Sono infatti i familiari a dover portare un fardello pesantissimo, che aumenta con l’aumentare della gravità dei sintomi. «Prendersi cura di un bambino con dermatite atopica – sottolinea Miraglia Del Giudice – può essere molto complesso. Ad esempio, molti genitori non riescono a dormire, perché il bambino infastidito dal prurito non dorme. I bambini molto spesso devono mettere creme e prendere dei farmaci, tutti compiti che ricadono sulla famiglia. È evidente che può esserci una seria ripercussione sulla qualità di vita dell’intero nucleo familiare».
Per trattare i casi più complessi ci si può rivolgere a centri specializzati, come quello del Policlinico Universitario Luigi Vanvitelli. Inoltre, molto utile può essere il sito www.dermatopia.it dove si può trovare un servizio gratuito attraverso il quale individuare il centro più vicino al proprio domicilio e ricevere tutte le informazioni necessarie. La buona notizia è che la dermatite atopica può essere combattuta anche in queste sue forme più gravi con un anticorpo monoclonale mirato.
«Pazienti con sintomi più importanti – conclude Miraglia Del Giudice – non riescono a controllare la malattia solo con le creme, esiste oggi una terapia basata sulla somministrazione di un anticorpo monoclonale che è potenzialmente in grado di cambiare in meglio e in modo radicale la qualità di vita dei bambini (ma anche degli adulti) che soffrono di forme più serie di dermatite atopica»
Clicca qui per ascoltare l’intervista.
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/03/Pillole-di-salute.jpg426640Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-04-11 16:32:122024-05-30 14:58:08Dermatite atopica grave nei bambini: come gestirla e nuove terapie
Anche questo sabato i microfoni di Radio Kiss Kiss si accendono per dare voce alla prevenzione e alla salute. Il consueto appuntamento promosso dal Network Editoriale PreSa vede protagonista il Professor Michele Miraglia Del Giudice, docente di pediatria e allergologia presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Il tema affrontato sarà quello della dermatite atopica grave, guardando in modo particolare ai bambini. Un problema che in età pediatrica varia tra il 5 e il 20% della popolazione, con un esordio che nell’85-90% dei casi avviene prima dei 5 anni. Il Professor Michele Miraglia Del Giudice parlerà di come gestire al meglio la malattia e delle nuove terapie oggi disponibili.
Appuntamento per sabato 9 aprile, alle 11:35 circa. Stay Tuned!
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https://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2022/04/der.png400767Redazione PreSahttps://prevenzione-salute.com/wp-content/uploads/2024/04/prevenzione-e-salute-1.pngRedazione PreSa2022-04-06 10:16:262024-05-30 14:58:12Dermatite atopica grave nei bambini: come gestirla e nuove terapie
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