Dormire a sufficienza fa bene alla salute, ma fa anche perdere peso. Lo conferma una ricerca dell’American Heart Association. Infatti, dai dati emerge che le persone che hanno un sonno regolare e senza interruzioni ottengono più risultati quando intraprendono una dieta o fanno attività fisica.
Dimagrire fa rima con dormire
Una ricerca preliminare è stata presentata alle Epidemiology, Prevention, Lifestyle & Cardiometabolic Health Scientific Sessions 2023.
Gli studiosi hanno analizzato la correlazione tra qualità del sonno e il modo in cui le persone aderivano a modifiche dello stile di vita. In pratica, hanno analizzato quanto i partecipanti fossero capaci di rispettare le prescrizioni di un programma di perdita di peso nell’arco di un anno. I risultati rivelano che le persone con un sonno regolare e ininterrotto hanno più disciplina nel seguire i programmi di allenamento e la dieta.
L’evento annuale dell’American Heart Association si è chiuso a Boston questo mese. Anche quest’anno ha permesso di presentare le ultime scoperte scientifiche degli USA e non solo. I temi riguardano la salute e il benessere della popolazione con particolare riguardo al cuore.
Il legame tra sonno e peso. Lo studio
La ricerca ha preso in esame 125 adulti con un’età media di 50 anni (il 91 per cento erano donne, 81 per cento bianchi), in sovrappeso od obesità (indice di massa corporea di 27-44) senza patologie specifiche.
Le abitudini del sonno sono state misurate tre volte nell’arco di un anno, attraverso questionari, un diario del sonno e letture di 7 giorni da un dispositivo indossato al polso. Gli studiosi si sono basati su sei parametri del sonno: regolarità; soddisfazione; vigilanza; tempismo; efficienza (la percentuale di tempo trascorso a letto da addormentati); e durata.
Durante lo studio, i partecipanti hanno auto-riportato il proprio apporto calorico ogni giorno utilizzando un’app per telefono e i ricercatori hanno misurato l’attività fisica dei partecipanti con un accelerometro indossato in vita per una settimana alla volta all’inizio dello studio, a 6 mesi e a 12 mesi.
Dal confronto di tutti i parametri è emerso che una migliore salute del sonno è associata a tassi più elevati di partecipazione ai programmi. Inoltre è legata all’aderenza agli obiettivi della dieta e all’aumento del tempo dedicato all’attività fisica moderata-intensa.