Capita spesso a chi soffre di forte miopia di vedere dei puntini neri, simili a mosche volanti o veli, oppure di percepire lampi di luce, come flash di macchina fotografica. Questi corpi mobili vitreali che vagano nel campo visivo sono opacità che si formano all’interno del corpo vitreo, la gelatina che riempie l’occhio, con il passare del tempo, a causa del suo progressivo scioglimento. Ma in quali casi bisogna preoccuparsi? Ne ha parlato il dottor Fabrizio Camesasca, oculista presso Humanitas. “Queste opacità proiettano la loro ombra e sono più facilmente percepibili guardando uno sfondo chiaro, come il cielo o un muro bianco”. Si tratta di un fenomeno molto comune che può interessare chiunque e in particolare chi soffre di miopia elevata e/o ha più di 55 anni.
In generale non si tratta di una situazione pericolosa, se i puntini neri non compaiono troppo di frequente o all’improvviso, ma richiede comunque una visita specialistica oculistica per scongiurare qualsiasi raro caso grave che può portare anche al distacco della retina. “La presenza improvvisa di corpi mobili nel campo visivo, soprattutto se accompagnata da lampi di luce, deve indurre a rivolgersi senza esitazione all’oculista – sottolinea lo specialista. Questo perché il corpo vitreo in parte sciolto, sollecitato dalle forze di rotazione dell’occhio, viene “tirato” e, nel caso sia fortemente attaccato alla parete interna dell’occhio dove si trova la retina, può scaricare la trazione su quest’ultima e indurre degli strappi retinici (parliamo in questi casi di rotture retiniche)”. In presenza di rottura retinica, quando tempestivamente diagnosticata, l’oculista programmerà il prima possibile un trattamento laser (se la lesione è poco estesa) per saldare la retina e impedire che il vitreo liquefatto passi dalla rottura e progressivamente stacchi la retina circostante, come la carta da parati da un muro. Quando, invece, la rottura è più estesa o ha indotto un distacco di retina, la terapia è chirurgica.