Tempo di lettura: 3 minutiSarà anche vero che non c’è più la mezza stagione, ma di certo ci sono le allergie che in primavera ci rendono la vita impossibile. Molti dei nostri lettori ci scrivono per avere consigli o per capire meglio cosa provochi tanti starnuti, lacrime e pruriti. Dunque, iniziamo col dire che il grande aumento delle allergie, registrato in Occidente negli ultimi anni, ha una ragione ben precisa.
PERCHE’ AUMENTANO
Una delle cause è sicuramente lo stile di vita, il vivere cioè per gran parte del giorno all’interno di ambienti sigillati ed inquinati dal fumo di tabacco e da altri agenti chimici. Spesso senza che ci sia un adeguato ricambio d’aria, o magari con e finestre aperte su strade inquinate e trafficate. Un altro aspetto importante è il progressivo ridursi delle infezioni, soprattutto della prima infanzia. Il sistema immunitario dell’uomo moderno, non più stimolato dagli agenti infettanti quali batteri e micobatteri, ma da numerose sostanze ad attività allergenica per compensazione, invece di produrre anticorpi protettivi, produce le IgE che mediano appunto le reazioni allergiche.
IL VERDE
Esistono poi dei fattori ambientali legati al verde urbano. All’indice, in questo caso, ci sono le betulle, le cupressacee (soprattutto cipresso ma anche altre specie di questa famiglia), le oleacee (olivo, ma anche ligustro e altre specie). Sarebbe certo meglio se venissero piantate pinacee, le palmacee e altre piante come ad esempio l’ippocastano, che hanno scarso potere allergenico. Ci sono poi a causare problemi molte piante “urticacee”, tra le quali la parietaria. Come spiegato sul bollettino pollini di Pollinieallergia.net «la specie più importante è la Parietaria, molto comune, cresce sui ruderi e sui muri, lungo le strade e i fossi. Fiorisce da marzo ad ottobre. La concentrazione di questo polline è molto alta nelle regioni del Sud Italia ed in Liguria. La pollinazione, in queste aree geografiche, è praticamente presente durante tutto l’arco dell’anno, con due picchi di fioritura: uno maggiore, in marzo-aprile, un secondo, di minore grandezza, in settembre. La prevalenza di questa sensibilizzazione è intorno al 60-70 % nelle aree del Sud, Isole ed in Liguria (che costituisce un’eccezione, tra le regioni settentrionali). Nelle regioni del Nord la prevalenza oscilla tra il 20 e il 40%. Il polline di Parietaria è di piccole dimensioni (10-15 micron), sferico, triporato ovvero dotato di tre aperture sferoidali denominate “pori”. Questi sono isodiametrici ed in posizione equatoriale. In corrispondenza dei pori lo strato più interno della parete diventa più spesso, formando degli onci. Il polline dell’Urtica dioica è molto simile a quello della Parietaria, ma è raramente sensibilizzante ed in questi casi non esiste cross-reattività tra le due specie».
COME DIFENDERSI
Sebbene non esista una formula magica per far sparire le allergie si possono rispettare le 10 regole d’oro:
- Limitare il tempo trascorso all’aperto nelle ore centrali della giornata quando è più alta la concentrazione di pollini
- Evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata. Un buon ricambio d’aria degli ambienti è importante, ma è opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini è più bassa
- Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia. Questa, infatti, riduce in frammenti più piccoli i pollini che possono raggiungere più facilmente le vie respiratorie
- Consultare il calendario dei pollini può aiutare a calibrare il tempo che si può trascorrere all’aria aperta
- Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi
- Fare la doccia e lavare i cappelli quotidianamente. I pollini, infatti, si depositano sui capelli con il rischio respirarli anche durante la notte
- Indossare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta e all’aria aperta
- Mettere da parte tappeti e, se possibile, lavare frequentemente le tende in cui si depositano particelle allergizzanti
- Evitare i luoghi in cui è stata da poco falciata l’erba
- Non assumere farmaci senza il consulto del medico. Evitare il fai da te e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico