Tempo di lettura: 4 minutiIn Italia soffrono di disturbi dell’udito e di malattie dell’orecchio 7 milioni di persone, con un danno di oltre 36 miliardi.
“Troppo spesso la diagnosi è tardiva, ma ogni euro speso per tempo e nel modo giusto può farne risparmiare 18 nell’arco di 10 anni”. A parlare è il presidente degli otorinolaringoiatri, il professor Giovanni Danesi.
Sugli apparecchi acustici il professor Domenico Cuda avverte: “Serve grande attenzione perché talvolta il loro impiego può far trascurare malattie molto gravi. La sordità, infatti, è un sintomo delle malattie dell’orecchio, spesso associata ad altri sintomi. Per questo la via scelta deve essere sempre quella indicata, anzitutto, dal medico specialista”.
“Servono – aggiunge il professor Stefano Berrettini presidente della Società Italiana di Audiologia e Foniatria – “percorsi assistenziali specifici e ben definiti basati sull’evidenza scientifica, gestiti da medici audiologi, otorinolaringoiatri e medici di famiglia, pediatri, geriatri, con la collaborazione di logopedisti, audiometristi e audioprotesisti e delle associazioni”.
Il Patto per la Salute dell’orecchio e dell’udito
Le Società e le Federazioni medico-scientifiche si sono riunite il 1 marzo nella sala Zuccari del Senato per firmare il “Patto per la Salute dell’orecchio e dell’udito”. Erano presenti l’on. Ugo Cappellacci, presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; il sen. Franco Zaffini presidente della Commissione Affari Sociali e Lavoro del Senato della Repubblica, ed in collegamento video l’on. Marta Schifone Capogruppo della XI Commissione parlamentare alla Camera – Lavoro pubblico e Privato e Componente della XII Commissione della Camera – Affari Sociali. L’evento si è aperto con la lettera di indirizzo scritta dal Sottosegretario di Stato alla Salute, on. Marcello Gemmato.
Il “Patto per la Salute dell’orecchio e dell’udito è un documento con 10 punti, scritto a tutela della salute uditiva di tutti: bambini, adulti, anziani. È stato firmato in concomitanza con la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Udito promossa dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono quattro i grandi macro-obiettivi previsti nel “Patto”: allertare la cittadinanza, mobilitare i medici delle diverse specialità; moltiplicare l’efficacia della prevenzione ed ottimizzare i percorsi integrati Ospedale-Territorio per la diagnosi, cura e riabilitazione. Tra le proposte avanzate alle Istituzioni, una delle principali è quella di dare vita ad un Osservatorio nazionale sulla sordità che sia permanente.
“Assistiamo oggi ad un atto di unità della comunità medico-scientifica e di responsabilità verso i cittadini che devono essere informati sul rischio e sulle migliori opportunità di cura disponibili – dice il Presidente della SIOeChCf professor Giovanni Danesi, direttore del dipartimento di Neuroscienze all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e promotore del Patto -. I disturbi dell’udito e le malattie dell’orecchio sono tante e diffuse – continua Danesi – e l’informazione alla cittadinanza è, spesso, stata disordinata. Ma con l’invecchiamento della popolazione, 7 milioni di casi e 36 miliardi di danni connessi a queste malattie sono destinati a crescere. Bisogna concentrare gli sforzi e collegare interventi e comunicazione ad una solida cornice di evidenza scientifica, sapendo che ogni euro speso nel modo giusto può essere recuperato fino a 18 volte nell’arco di 10 anni”.
“Oggi, 1 marzo, abbiamo siglato una grande alleanza tra medici specialisti in otorinolaringoiatria, medici di famiglia, pediatri, geriatri, audiologi, audioprotesisti, foniatri, associazioni pazienti – dichiara il presidente FNOMCeO Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dottor Filippo Anelli – L’informazione sulla salute, chiara, trasparente, comprensibile, calibrata sul paziente, è un dovere del medico, sancito dal Codice deontologico, e un diritto del paziente. La comunicazione della salute e la correttezza ed efficacia dell’informazione su questi temi è infatti considerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità come una delle strategie fondamentali per la promozione della Salute. Il medico ha due grandi atout, che gli conferiscono, in quest’ambito, un enorme potenziale: l’autorevolezza, che gli deriva dalle competenze e conoscenze scientifiche, e la fiducia che il paziente ripone in lui. Il medico di famiglia, inoltre, così come il pediatra di libera scelta, instaura con il paziente e i suoi familiari una relazione di cura particolarmente intima e continuativa, che è parte integrante del processo di guarigione e dei percorsi di prevenzione”.
Udito: prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell’orecchio
A loro volta, hanno commentato il professor Domenico Cuda direttore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria all’ospedale di Piacenza e past president SIOeChCf ed il professor Stefano Berrettini direttore della U.O. Otorinolaringoiatria di Pisa e presidente SIAF: “Il patto sottoscritto dalle Società Medico Scientifiche coinvolte nelle cure primarie del SSN è di grande importanza. L’obiettivo è quello di divulgare cultura e pratica della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell’orecchio. Molte persone infatti arrivano tardivamente alla diagnosi con conseguenze non sempre rimediabili. Altre invece percorrono scorciatoie inappropriate; è tutt’altro che raro, infatti, il caso di pazienti che indossano apparecchi acustici e sono inconsapevoli portatori di malattie operabili, tumori o sindromi rare e potenzialmente molto gravi. La sordità di per sè non esiste, esistono le malattie dell’orecchio con conseguenti disturbi uditivi; come tutte le malattie esse possono essere prevenute, diagnosticate e trattate in ambiente medico”.
“Il Patto per la Salute dell’Orecchio e per l’Udito rappresenta un punto di partenza importante nel tema della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie del sistema uditivo – ha commentato il Presidente della Società Italiana di Audiologia e Foniatria SIAF, Prof. Stefano Berrettini -. È fondamentale la messa a punto di percorsi assistenziali specifici e ben definiti, che vedano l’integrazione tra il medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra con i servizi di assistenza primaria. A questo proposito, la messa a punto di programmi di screening audiologico neonatale e di trattamento precoce della sordità infantile, sin dai primi mesi di vita, con protesi acustiche o impianto cocleare hanno consentito contenere enormemente le conseguenze della ipoacusia infantile e hanno portato quasi alla scomparsa la condizione di sordomutismo.”
Le Società scientifiche coinvolte
Le Società scientifiche che hanno risposto all’invito promosso da SIOeChCf – SocietàItaliana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale e da SIAF Società Italiana di Audiologia e Foniatria sono: AUORL – Associazione Universitaria Otorinolaringologi; AOOI – Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani; SIOLP–Società Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti; SIP– Società Italiana di Pediatria; FIMP: Federazione Italiana dei Medici Pediatri; SIPPS–Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale; ACP–AssociazioneCulturale Pediatri; SIMG– Società Italiana di Medicina Generale; SIGOT– Società Italiana di Geriatria Ospedaliera e Territoriale; FISM– Federazione Italiana delle societàMedico- Scientifiche; FNOMCEO– Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri.