Una forma di polmonite “misteriosa” sta mettendo in allarme la Cina. La notizia sembra un drammatico déjà-vu dei mesi precedenti alla pandemia Covid, ma si spera che stavolta le cose siano ben diverse. Le preoccupazioni riguardano stavolta i bambini, che sono i più colpiti da questa forma di polmonite. Ad accendere il campanello d’allarme è stato ProMed, sistema di sorveglianza accessibile al pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animali in tutto il mondo. La notifica parla di “polmonite non diagnosticata” nei bambini, con febbre alta e tracce nei polmoni, ma senza tosse.
Nessun timore
Pur guardando con attenzione al fenomeno, gli esperti chiedono a tutti di non lasciarsi andare ad inutili timori. È vero che il sistema sanitario cinese, in questo momento, è sotto stress per questa nuova epidemia, ma in realtà potrebbe trattarsi più che altro dell’effetto della revoca restrizioni post pandemia. A guardare i dati, lo stesso fenomeno si è già verificato anche in Europa e negli Stati Uniti, con un’epidemia di casi di virus respiratorio sinciziale nei bambini e una stagione influenzale 2022-2023 più pesante. I sintomi includono mal di gola, affaticamento e tosse persistente che può durare settimane o mesi. Nei casi più gravi può eventualmente degenerare in polmonite.
Vaccinazioni
Intanto, sul fronte delle vaccinazioni Covid in Italia le cose non sembrano andare proprio benissimo. All’indomani della pandemia, sono in molti (anche soggetti a rischio) a non voler sottoporsi più al vaccino anti Covid. Meglio sta andando per le vaccinazioni antinfluenzali, ma i medici di famiglia ricordano che ancora oggi il Covid può essere molto pericoloso, soprattutto se a contrarlo sono persone con fragilità o malattie croniche. Nei giorni scorsi a lanciare un allarme è stato Matteo Bassetti, direttore delle malattie infettive al san Martino di Genova: «La variante Covid EG.5, conosciuta come Eris è oramai dominante in Italia e sta riportando indietro le lancette dell’orologio agli anni 2021-22 perché può dare febbre alta e sintomi respiratori».