Demonizzati dal qualunquismo salutista, i carboidrati spariscono del tutto da molte diete fai da te. Ma attenzione, i piani alimentari low-carb, quelli che fanno sparire del tutto, o quasi, i carboidrati dal piatto potrebbero fare molto male. Insomma, sull’abolizione di questo nutriente essenziale, è un vero e proprio allarme quello lanciato dagli esperti dell’International Carbohydrate Quality Consortium (ICQC), organizzazione senza scopo di lucro fondata da esperti delle Università di Harvard e Toronto.
Carboidrati, Energia
Gli esperti ricordano che i carboidrati rappresentano la principale fonte di energia per il nostro corpo. Nutrono cellule cruciali come i globuli rossi, sono importantissimi per i muscoli che dipendono molto dal glucosio per il loro metabolismo energetico, ma anche per organi come cervello. Contrariamente a molte diete che consigliano di eliminarli, accusandoli di ridurre l’efficacia dell’insulina e favorire l’accumulo di grasso corporeo. Il segreto è considerare le differenze tra i vari tipi di carboidrati e la composizione complessiva degli alimenti.
Carboidrati, Glicemia
Carboidrati complessi a lento assorbimento, come la pasta al dente, gli ortaggi e la frutta, specialmente quando inseriti in una dieta ricca di fibra, provocano un graduale innalzamento della glicemia e contribuiscono a una sensazione prolungata di sazietà dopo i pasti
Tecnologie
Secondo i ricercatori, la struttura dell’alimento è correlata al suo impatto metabolico. Alimenti di origine vegetale con parete cellulare integra tendono a presentare un indice glicemico più basso. Ad esempio, uno studio ha dimostrato che schiacciare una patata può aumentare il suo indice glicemico fino al 20% rispetto all’alimento intero bollito. Da questo punto di vista, la tecnologia produttiva, come la macinazione o le tecniche di estrusione, potrebbero migliorare le proprietà nutrizionali degli alimenti.