Secondo i dati dell’Oms, nel 2022 le temperature estreme sono state responsabili di 15.000 morti in Europa. Le ondate di calore sono dannose soprattutto per i più piccoli per la minore capacità di regolare la temperatura corporea rispetto agli adulti. Più i bambini sono esposti al caldo estremo, maggiori sono le loro probabilità di avere problemi di salute, tra cui malattie respiratorie croniche, asma e malattie cardiovascolari. In particolare i neonati e i bambini piccoli sono esposti a più alti rischi di mortalità legata al caldo. Per invitare a proteggersi dal caldo, soprattutto le fasce vulnerabili tra cui anziani e bambini, il Ministero della Salute ha lanciato la campagna “Proteggiamoci dal caldo”.
Il futuro dei bambini
A causa del cambiamento climatico, 559 milioni di bambini sono esposti ad alta frequenza di ondate di calore. Lo suggeriscono i dati dell’UNICEF e secondo le stime, entro il 2050 tutti i 2,02 miliardi di bambini nel mondo saranno esposti a un’alta frequenza di caldo estremo. Ciò avverrà indipendentemente dal raggiungimento di uno “scenario a basse emissioni di gas serra”. Già adesso, 1 bambino su 3 vive in paesi che affrontano temperature estremamente elevate e circa 1 su 4 è esposto a un’alta frequenza di ondate di calore.
“La durata delle ondate di calore elevate – si legge nella nota – attualmente ha conseguenze su 538 milioni (o il 23%) dei bambini a livello globale. Questo numero salirà a 1,6 miliardi nel 2050 con un riscaldamento di 1,7 gradi e a 1,9 miliardi di bambini con un riscaldamento di 2,4 gradi, sottolineando l’importanza di misure urgenti e drastiche di mitigazione delle emissioni”.
Caldo in Europa e in Italia, le previsioni dei rischi
“L’Italia si trova nella cosiddetta zona hotspot del Mediterraneo, cioè è tra le aree che si riscaldano più rapidamente rispetto all’aumento della media globale. In Italia nel 2020 erano 6,1 milioni i minorenni esposti a un’alta frequenza di ondate di calore: nel 2050 saranno 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,7 in uno scenario a emissioni molto elevate. Per quanto riguarda la durata delle ondate di calore, nel 2020 avevamo 7,2 milioni di minorenni esposti a una durata elevata, nel 2050 ne avremo 8,7 in uno scenario a basse emissioni, 9,2 in uno scenario a emissioni molto elevate. Sono dati preoccupanti, sui cui non dobbiamo abbassare la guardia”, ha dichiarato Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia. L’Italia si sta dotando di un Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici e l’UNICEF chiede di intervenire nei sei settori cruciali per l’infanzia.
Per sensibilizzare bambini, giovani e famiglie sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, l’UNICEF Italia ha lanciato la campagna “Cambiamo Aria: la crisi climatica è una crisi dei diritti delle bambine e dei bambini”.
Le raccomandazioni del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha diffuso dieci raccomandazioni per un’estate in sicurezza:
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Evitiamo di uscire nelle ore più calde: proteggiamo soprattutto bambini ed anziani evitando l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata.
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Proteggiamoci in casa e sui luoghi di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre con tende che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. L’impiego dell’aria condizionata è utile ma vanno evitate le temperature troppo basse (non più di 5° C rispetto all’esterno). è importante garantire la pulizia periodica dei filtri.
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Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno: bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Limitiamo il consumo di bevande con zuccheri aggiunti, di caffè e di alcolici.
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Seguiamo sempre un’alimentazione corretta: ricordiamoci di consumare 5 porzioni di frutta e verdura di stagione. Moderiamo il consumo di piatti elaborati ricchi di grassi e riduciamo i condimenti. Privilegiamo cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi di acqua. Utilizziamo poco sale e privilegiamo quello iodato.
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Facciamo attenzione alla corretta conservazione degli alimenti: il rispetto della catena del freddo è importante per la sicurezza degli alimenti.
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Vestiamoci con indumenti di fibre naturali o che garantiscano la traspirazione. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri per proteggere la testa dal sole. Utilizziamo occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporci al sole, non solo quando siamo al mare. Stesse precauzioni vanno seguite da coloro che lavorano in luoghi all’aperto.
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Proteggiamoci dal caldo in viaggio: se siamo in auto ricordiamoci di areare l’abitacolo evitando ove possibile le ore più calde della giornata e tenere sempre a portata una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati o animali nell’abitacolo, neanche per brevi periodi.
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Pratichiamo l’esercizio fisico nelle ore più fresche della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, ricordiamoci di bere molti liquidi e mangiare in modo corretto.
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Offriamo assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, persone in difficoltà etc.) e segnaliamo ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento.
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Ricordiamoci sempre di proteggere anche gli animali domestici: diamogli molta acqua anche quando siamo in viaggio e facciamo soste in zone ombreggiate. Per quanto riguarda i cani evitiamo di farli uscire nelle ore più calde della giornata per non farli camminare sull’asfalto rovente.