C’è un po’ di Italia da oggi all’interno del Consiglio direttivo della Società internazionale per la ricerca sul melanoma (Society for Melanoma Research). Il perché è presto detto, Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli è stato nominato membro del prestigioso Steering Committee. E va detto, Ascierto è l’unico italiano a ricoprire, da novembre e per i prossimi tre anni, questa importante carica.
Battere il melanoma
Nel mondo ogni anno si registrano più di 232mila nuovi casi di questo tumore della pelle. In Italia nel 2016 sono stimate 13.800 nuove diagnosi, in costante crescita soprattutto fra i giovani: è la terza neoplasia più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni.
«Grazie alla ricerca, oggi abbiamo a disposizione armi efficaci contro questa neoplasia in fase avanzata – spiega il professor Ascierto, che è anche presidente della Fondazione Melanoma-. Per circa trent’anni non vi sono state reali alternative terapeutiche: la chemioterapia infatti non è mai stata efficace in questa malattia. Il 2011 è stato l’anno della svolta con l’introduzione della prima molecola immuno-oncologica che permette sopravvivenze a 10 anni nel 20% dei pazienti. Possiamo quindi parlare di cronicizzazione, un risultato impensabile prima dell’arrivo di queste terapie, visto che la sopravvivenza mediana in stadio metastatico era di appena 6 mesi, con un tasso di mortalità a un anno del 75%. Oggi si stanno aprendo importanti prospettive grazie alla combinazione delle nuove armi immuno-oncologiche. E l’Italia è sempre stata in prima linea in queste ricerche arruolando il maggior numero di pazienti». Il Congresso della Society for Melanoma Research, in cui entrerà in carica il nuovo Steering Committee, si svolgerà a Boston dal 6 al 9 novembre.