Attenzione alle coperture vaccinali, in Campania sono ormai sotto la soglia di sicurezza. A dirlo sono gli specialisti del Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Campania, dati relativi all’appropriatezza nell’uso dei farmaci e dei vaccini nella nostra regione durante l’incontro «Farmacovigilanza e sicurezza di farmaci e vaccini» di stamane.
I dati
Nella nostra regione le coperture vaccinali a 24 mesi contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse che fino al 2013 superavano il 95%, negli ultimi due anni sono scese al di sotto di questa soglia. Dai dati pare evidente che la diminuzione delle coperture vaccinali ha già fatto registrare, nei primi mesi del 2017, un aumento considerevole dei casi di morbillo nel nostro Paese: solo nel mese di marzo sono stati registrati ben 818 casi. Occorre dunque realizzare, come è stato già fatto, una rete regionale, per il controllo del buon uso e della sicurezza dei vaccini, implementando una campagna di comunicazione corretta, come sostiene Maria Triassi, docente di Igiene dell’Università Federico II di Napoli
Medici in campo
Proprio per correre ai ripari l’Ordine dei Medici di Napoli ha scelto di mettere in campo un’iniziativa che punta all’informazione dei cittadini, ma anche a chiarire gli aspetti pratici delle nuove leggi sui vaccini. «In un momento storico particolarmente critico per quel che riguarda le coperture vaccinali – spiega il leader dei medici partenopei Silvestro Scotti – abbiamo deciso di passare dalla teoria alla pratica. In questo senso l’Ordine che ho l’onore di presiedere si farà carico di un compito che ritengo sia fondamentale: creare un confronto diretto con la gente. Per fare questo ci avvarremo dell’esperienza di quei medici che sul territorio sono chiamati a portare avanti i piani vaccinali». In particolare, medici delle tre Asl partenopee.
Nuove leggi
L’obiettivo dell’Ordine di Napoli è ancor più importante alla luce delle nuove leggi che stanno alimentando un acceso dibattito, ma anche creando «tante polemiche inutili». Scotti ricorda infatti che «l’obbligatorietà della vaccinazioni ha la sua efficacia massima per i nati di quest’anno, vale a dire bambini che non saranno al nido prima di due anni. «Se qualcuno paventa code estenuanti e caos – dice – evidentemente non ha compreso a pieno la volontà del Governo». L’iniziativa risponde alle richieste che arrivano dal territorio, ultima in ordine di temo quella lanciata dal consigliere regionale Francesco Borrelli. Si tratta però di un percorso che non nasce dall’oggi al domani ma anni fa, quando il tema dei vaccini non era ancora tra le priorità nazionali. Qui la lungimiranza del presidente Scotti e dell’Ordine dei Medici di Napoli che già nel 2015 ha lanciato la prima campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, con lo slogan «La vaccinazione, un patto tra le generazioni». All’iniziativa ha fatto seguito un lungo lavoro «diplomatico» che si è concluso con la firma di tre protocolli di intesa (sui temi vaccinazioni e screening) tra Asl e Medici napoletani. «Abbiamo intrapreso questo cammino – conclude Scotti – senza badare alle critiche iniziali e lavorando a testa bassa. Consapevoli che il tempo ci avrebbe dato ragione e interessati solo alla salute dei cittadini. Siamo felici di constatare che oggi in molti si sono allineati, si sono messi in “scia”. Ora l’unica cosa che conta è lavorare uniti per salvaguardare la salute pubblica».