Un nuovo super vaccino contro l’influenza sta arrivando in Italia, si chiama quadrivalente ad alto dosaggio ed è stato sviluppato per dare una migliore protezione agli ultra 65enni. Forse in altri momenti si sarebbe levata forte la protesta dei complottisti, convinti che i vaccini siano un’imposizione di “big farma”; ma in tempo di pandemia i no vax sembrano – per fortuna – spariti. Sembrano infatti lontanissimi i tempi in cui genitori infuriati protestavano per l’obbligo vaccinale, minacciando di non mandare più i figli a scuola. Il nuovo vaccino servirà soprattutto a quella fascia di popolazione maggiormente a rischio di gravi complicanze correlate all’influenza come polmonite, eventi cardio-vascolari e ictus.
ANTIGENE
A poche settimane dall’autorizzazione, il vaccino quadrivalente ad alto dosaggio ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio anche in Italia. Ha una quantità di antigene quattro volte superiore rispetto al vaccino quadrivalente a dosaggio standard. Sarà disponibile per la distribuzione in Italia già a partire dalla prossima stagione influenzale. Alla realizzazione di questo “super vaccino” ha preso parte anche il Dipartimento di Scienze della salute dell’Università di Genova, che ha collaborato come centro sperimentatore italiano al trial clinico autorizzativo europeo. Il dipartimento ha contribuito alla realizzazione di ulteriori evidenze scientifiche a sostegno di questo strumento. Secondo gli esperti questo vaccino «permetterà una maggiore protezione in soggetti che, per il fisiologico fenomeno di immunosenescenza, hanno bisogno di vaccini specifici». E a quanto pare questo quadrivalente ad alto dosaggio ha dimostrato un’efficacia superiore nel prevenire ricoveri ospedalieri negli anziani che corrono un rischio maggiore di complicanze, evitando anche eventi cardiovascolari e polmoniti. A questo punto sarà determinante l’adesione da parte dei cittadini, l’unico modo per rendere efficace il vaccino sarà un’alta copertura prima della nuova epidemia influenzale.
CORSA CONTRO IL TEMPO
Intanto, un numero enorme di ricercatori in tutto il mondo sta lavorando per mettere a punto un vaccino contro Sars-CoV-2. Ad oggi sono 118 i possibili vaccini, di cui 8 in stadio più avanzato perché hanno raggiunto la fase clinica (composta a sua volta da 3 fasi: I, II e III), volta a dimostrare efficacia e sicurezza del prodotto. Gli altri 110 sono a livello pre-clinico: vengono testati in laboratorio, anche su animali, per valutarne le caratteristiche e decidere se procedere al passaggio sull’uomo.