Trapianti pediatrici, a Napoli la tensione tra genitori e istituzioni sanitarie è ormai palpabile. Ora però c’è almeno una data per l’incontro tra i genitori dei bimbi che hanno avuto un trapianto di cuore nell’unica struttura fino a tre mesi fa operativa nel Mezzogiorno e alcuni responsabili della sanità campana. Tutto questo avviene all’indomani delle dichiarazioni del Dg Giuseppe Longo che ha spiegato come le attività del programma pediatrico per i trapianti di cuore, esclusivamente per quel che riguarda la fase di trapianto cardiaco, sono temporaneamente sospese a seguito dell’audit del Ministero della Salute, attraverso il Centro Nazionale Trapianti – Istituto Superiore di Sanità, che ha valutato negativamente le attività degli ultimi due anni anche a causa di un modello organizzativo non adeguato.
Attività clinico assistenziali
«La salute dei bambini trapiantati è una delle nostre priorità – ha detto il direttore generale – abbiamo provveduto ad individuare un nuovo modello organizzativo, così come definito dalla delibera del dicembre 2016. Attualmente, continuano ad essere garantite le attività clinico-assistenziali connesse alle fasi del pre e del post trapianto, nonché l’individuazione di specifici percorsi assistenziali per le modalità in emergenza-urgenza h24, sia per i pazienti adulti che pediatrici, come da delibera del gennaio 2017. In questo modo tutti i bambini che afferiscono alla struttura ospedaliera sono seguiti».
Sinergia con lo Regione
Per garantire la migliore risposta assistenziale per i bambini in attesa di trapianto, con il supporto della Regione e del Centro Nazionale Trapianti, l’Azienda dei Colli sta provvedendo a definire un programma assistenziale altamente efficiente da presentare al Ministero della Salute per la riattivazione del programma trapiantologico pediatrico. «È utile, infine, precisare che non sono mai state interrotte le attività assistenziali della cardiochirurgia pediatrica del Monaldi».