Si chiama “mindful” ed è la nuova tendenza del “mangiare consapevole”, con la promessa che il cibo sembrerà più buono e, a mente sazia, anche la pancia brontolerà meno. Quella che potrebbe sembrare solo l’ennesima moda stravagante nel variegato mondo delle diete da rivista è invece una strategia alimentare che negli Usa è molto usata nella lotta all’obesità.
Poche regole
Va detto che, così come ci sono migliaia di “mindfuliani” soddisfatti, sono moltissimi anche gli scettici. Ma è giusto che ciascuno abbia la propria esperienza e decida da se quanto questo stile di vita possa essere d’aiuto. Il mindful prevede poche semplici regole di base, e nessuna di questa può nuocere. La prima regola è: assaporare attentamente e lentamente ogni alimento, pezzo per pezzo. Numero due masticare lentamente, assecondando ogni gusto e retrogusto. Terzo: creare un ambiente consono, con poche distrazioni e che aiuti la concentrazione sul cibo. Regola numero quattro: sorridere sempre tra un boccone e l’altro e, regola numero cinque, sedersi sempre quando si mangia.
Qui ed ora
«L’intenzione dell’alimentazione mindful – dice Susan Albers, psicologa della Cleveland Clinic – è stimolare la concentrazione sull’attimo presente, accettando i propri gusti e appetiti, stimolando la curiosità verso ogni sapore». La promessa – secondo gli esperti – non è di dimagrire. Ma la pratica condurrebbe naturalmente alla perdita di peso. Bisogna abbandonare radicalmente la mentalità di stare a dieta, e mangiare ciò che piace con totale presenza di spirito ogni momento, ogni boccone, ogni sapore. Quando affiniamo ogni senso nell’assunzione di cibo, ascoltiamo il nostro corpo che ci dirà naturalmente quando smettere». E se la voce del corpo non dovesse riuscire a farsi ascoltare pazienza, ci sarà comunque la consapevolezza di aver fatto qualcosa si buono per la propria salute. Perché mangiare consapevolmente è sempre una saggia decisione.