Le proprietà curative del miele sono documentate fin dall’antichità, quando questo prodotto era usato non soltanto per le sue proprietà antimicrobiche ma addirittura per curare lesioni e ferite. In quest’ultimo caso, infatti, il miele, essendo una sostanza ad alta viscosità, è in grado di fornire una barriera protettiva contro le infezioni, mantenendo, allo stesso tempo, umida la ferita.
Il primo riferimento al miele e alle sue proprietà medicali è stato ritrovato su una tavoletta sumera del 2100-2000 a.C., quando era considerato un farmaco e un unguento. Per Aristotele, invece, il miele era un vero e proprio balsamo per occhi irritati e ferite. L’efficacia del miele come disinfettante, antibatterico e antibiotico è stata poi successivamente confermata dalla scienza.
Il miele come disinfettante
L’attività antimicrobica nella maggior parte dei mieli è dovuta alla produzione enzimatica di perossido di idrogeno. Il perossido di idrogeno è anche noto come acqua ossigenata, utilizzata come antisettico nella cura di lesioni e ferite. Per produrre il perossido di idrogeno servono particolari enzimi, contenuti appunto nel miele. Il miele, inoltre, ha un basso PH e un alto contenuto di zucchero (quest’ultima proprietà è definita “alta osmolarità“). Queste due proprietà sono sufficienti a ostacolare il proliferare di microbi.
L’applicazione topica del miele riesce, in breve tempo, a eliminare infezioni e a facilitare la guarigione, anche in quei casi in cui la medicina tradizionale sembra non avere effetto. Il miele grezzo contiene infatti abbondanti quantità di composti detti flavonoidi, che hanno proprietà antiossidanti e di riparazione dei danni cellulari.
Il miele e la sua funzione antibiotica e antibatterica
Anche l’utilizzo del miele come rimedio per le infezioni causate da microbi risale a tempi antichissimi ed è stato poi dimostrato dalla scienza moderna. È stato osservato, infatti, che alcuni microbi che causano infezioni nell’uomo risultano sensibili al miele.
Le proprietà antibiotiche e antibatteriche del miele risiedono nella sua elevata osmolarità e acidità e nel fatto che contiene perossido di idrogeno, tutte componenti che contribuiscono a renderlo un antibatterico naturale.
Perché usare il miele nella cura di tosse e mal di gola
Gli scienziati sono arrivati alla conclusione che il rimedio della nonna rappresentato dal miele, nella cura di mal di gola, rosse, naso chiuso, è assolutamente efficace. Il miele ha il vantaggio di essere un prodotto naturale, a basso costo e senza effetti collaterali e gli studi hanno dimostrato che può essere efficacemente usato come alternativa agli antibiotici nel trattamento delle patologie che colpiscono il naso, la gola, i bronchi.
Secondo la ricerca, assumere regolarmente miele fa diminuire la frequenza e la gravità della tosse, diminuendone anche la durata.
Considerando che le infezioni del tratto respiratorio superiore sono la ragione più frequente per la prescrizione di antibiotici ma che la maggior parte di queste sono virali, la prescrizione di antibiotici risulta inefficace e inappropriata; il miele, invece potrebbe essere la scelta giusta e… naturale.