Ci saranno anche il professor Michelino De Laurentiis (direttore U.O.C. Oncologia medica senologica, Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Pascale”) e il suo team a dare vita – il 29 novembre all’Emicenter – alla seconda giornata del ciclo Abbraccia la Salute, progetto promosso e patrocinato dalla Fondazione Muto. Per l’occasione le visite mediche gratuite per la prevenzione del tumore al seno si alterneranno a momenti dedicati all’informazione su stili di vita che possono aiutare a prevenire malattie e problemi.
Guarigione
“Il tumore della mammella è una malattia sempre più guaribile. In Italia le donne che si ammalano hanno la più alta sopravvivenza, relativa a 5 anni, del mondo occidentale: siamo intorno al 87% e, nelle donne più giovani, addirittura sopra il 90%”, dice il professor De Laurentiis. “La prevenzione rimane fondamentale – aggiunge – e nel caso del tumore al seno, oltre a adottare stili di vita sani, nell’evitare l’eccesso di peso e nel ridurre il consumo di alcol, la prevenzione consiste, soprattutto, nell’effettuazione di esami di screening, quali mammografia ed ecografia e, in casi selezionati, la risonanza magnetica. Questi esami andrebbero effettuati periodicamente per consentire l’identificazione di tumori in fase precoce”
Conoscere per curare
La giornata di prevenzione si articolerà in due momenti, nella consapevolezza che prevenzione e diagnosi precoce sono complementari, ma meritano entrambe uno spazio di condivisione utile a sottolinearne i ruoli separati che hanno per la neoplasia mammaria. Il convegno, aperto a tutti, che si terrà nel pomeriggio di mercoledì 29 novembre, si concentrerà infatti sull’aggiornamento dei dati in Campania, su prevenzione, diagnosi e cura, sui corretti stili di vita da adottare, sulle misure consigliate, sui risultati del trattamento. A partire dalle ore 17.00 presso la sala convegni dell’Emicenter, moderano l’incontro insieme al professor Michelino De Laurentiis, il professor Sabino De Placido ed il professor Roberto Muto, assieme ad esperti in oncologia e diagnostica mammaria.
Gli esami
«Mentre per il tumore polmonare sappiamo che la causa principale è il fumo e l’inquinamento atmosferico, nel caso del tumore della mammella non ne conosciamo ancora la causa – dice Roberto Muto presidente dell’omonima Fondazione – e quindi non possiamo affidarci alla prevenzione primaria, ma solo alla diagnostica precoce con screening affidati alle regioni con tassi di risposta estremamente diversi dal nord 75%, centro 45%, sud 25 %. Senologia clinica annuale affidata alla tripletta mammografia 3D, ecografia ed esame clinico a partire dai 39-40 anni ci fanno scoprire neoplasie sempre più piccole con guarigioni che superano il 90%. Se con la tripletta non si riscontrano elementi patologici o di sospetto, la paziente va tranquillizzata e invitata al controllo annuale. Ove mai dovesse esserci qualche dubbio si potrà passare ad indagini di secondo livello come la mammografia con mdc – CESM o la Risonanza Magnetica, con l’iniezione di mezzi di contrasto endovena per valutare la presenza di eventuali neoangiogenesi”.