Sarà attuato tra settembre 2016 e marzo 2020 il piano “Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie per il mesotelioma guidate da valutazioni molecolari” approvato dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di Alessandria, Giovanna Baraldi.
Il progetto, oltre ad un piano di ricerca, prevede un ambulatorio specifico dedicato ai malati di mesotelioma (tumore che nasce dalle cellule del mesotelio ed è associato soprattutto all’esposizione all’amianto) che sarà aperto 12 ore ogni giorno.
L’approvazione è arrivata a seguito delle convenzioni stipulate con l’Istituto Mario Negri di Milano e con l’Istituto scientifico romagnolo di Meldola (è in via di definizione invece l’accordo con la Scuola di Medicina dell’Università Avogadro di Novara).
Il piano, avrà come referente la dottoressa Federica Grosso, medico della struttura di Oncologia dell’azienda ospedaliera e responsabile dell’Ufim (Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma di Alessandria e Casale), grazie a cui l’oespedale di Alessandria è diventato uno dei tredici centri nazionali d’eccellenza per il mesotelioma individuati nel Piano nazionale amianto. In Italia ogni anno si registrano 1600 nuovi casi di mesotelioma, di cui almeno 230 in Piemonte, e, di questi, una cinquantina solo a Casale e dintorni.
L’ospedale di Alessandria è anche sede del Comitato etico e può contare, da anni, sulla struttura di «Formazione promozione scientifica e comunicazione» che svolge un fondamentale ruolo di organizzazione e gestione dell’attività di ricerca per più patologie.