Si chiama “Un amico medico, un medico per amico” ed è un servizio di telemedicina gratuito che nasce a Napoli per indirizzare i pazienti al triage più corretto senza necessità di spostamenti o lunghe attese. L’obiettivo è chiaramente quello di affrontare al meglio la fase 2, che consente maggiori spostamenti ma che espone anche ad un maggior rischio di contagio. In questo momento la necessità di mantenere comportamenti improntati al distanziamento sociale è centrale, questo progetto di telemedicina mira ad offrire una prima risposta di carattere specialistico alla domanda di salute e aiutare i pazienti ad orientarsi senza necessità di spostarsi né di lunghe attese. Una vera e propria iniziativa di medicina solidale e volontariato basata sull’impiego di moderne tecnologie che nasce da un’idea di Mario Delfino, consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli, da sempre attivo nel sociale.
SPECIALISTI
Al progetto hanno già aderito con molti giovani specialisti delle branche di maggior interesse, tra i quali Renato Bianchi (cardiologia), Gaia De Fata Salvatores e Angela Patri (dermatologia), Martina Cargiolli, Michele Fusco, Simona Ricciolino (gastroenterologia), Pasquale Napolitano, Luca Rombetto (oculistica-oftalmologia), Maria Rizzo (ortopedia), Anna Donadio, Francesco Russo (otorinolaringoiatria) e Achille Aveta, Raffaele Martino, Lorenzo Spirito (urologia). Grazie al supporto tecnico di Saniprogest, società di consulenza e servizi specializzata nell’ambito sanitario, è stata resa operativa una piattaforma web (CLICCA QUI) e un numero di telefono mobile 377 377 36 55, che consentono di entrare in contatto con lo specialista del quale si ha bisogno. Un amico medico-un medico per amico non vuole sostituirsi allo specialista di fiducia effettuando diagnosi o prescrizioni terapeutiche, ma si pone come un vero e proprio “front-office” telematico ad alta specializzazione – anche se in modo amichevole e informale – ascolterà ansie e preoccupazioni, chiarirà dubbi, rileverà eventuali criticità o urgenze sanitarie e, in base alle esigenze, indirizzerà il paziente verso il percorso diagnostico e/o terapeutico più idoneo nelle strutture sanitarie del territorio, in base alle linee guida accreditate nella Sanità Pubblica. Il servizio resterà attivo fino alla fine di dicembre 2020 anche se non è escluso che possa continuare anche dopo.