Si chiama GenoMed4All, il progetto che sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e la cura delle malattie ematologiche, anche attraverso una piattaforma che raggruppa tutte le infrastrutture già presenti in Europa con dati clinici e genomici. Si tratta di uno dei tre progetti di European AI Excellence selezionati dalla Commissione Europea e presentati ieri a EXPO Dubai. GenoMed4All (Genomics and Personalized Medicine for All through Artificial Intelligence in Haematological Diseases), inserito nel programma Horizon 2020 Research & Innovation della Commissione Europea, è coordinato da Humanitas: guidato dal professor Matteo Della Porta, Responsabile Leucemie e Mielodisplasie e gestito in collaborazione con l’AI Center, diretto dal dottor Victor Savevski.
Cosa sono le malattie ematologiche
Le malattie ematologiche sono un insieme di 450 disturbi oncologici (circa il 5% di tutti i tumori) e non oncologici che dipendono da una serie di anomalie del sistema linfoide, delle cellule ematiche e dei fattori della coagulazione. La maggior parte dei pazienti presentano anomalie del DNA sia ereditarie sia sviluppate nel corso della vita. Le malattie ematologiche provocano gravi disturbi e impattano sull’aspettativa di vita dei pazienti. La Ricerca ematologica negli ultimi anni ha sviluppato trattamenti farmacologici e cellulari innovativi, concentrandosi sulla medicina di precisione, per dare trattamenti personalizzati su ciascun paziente.
GenoMed4All: Intelligenza Artificiale per cure personalizzate
L’obiettivo di GenoMed4All è quello di implementare una piattaforma di analisi dati genomici e clinici dei pazienti interessati da malattie ematologiche. L’Intelligenza Artificiale, infatti, consente di sviluppare nuovi tool che associano i parametri clinico-patologici già usati nel processo clinico decisionale con il profilo genomico avanzato della malattia. L’obiettivo è aiutare gli specialisti nella diagnosi e nella valutazione del trattamento.
Il progetto GenoMed4All prende avvio dal censimento degli archivi e registri di dati già esistenti, con l’idea di unirli in un’unica piattaforma e agevolare la condivisione di dati tra i Paesi dell’Unione Europea e, grazie all’Intelligenza Artificiale, migliorare le valutazioni cliniche per una medicina tagliata sulle singole necessità del paziente.
“Al termine del progetto, attraverso lo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni cliniche basate sull’intelligenza artificiale, ci aspettiamo di poter mettere a disposizione di ciascun ematologo una grandissima mole di dati, che integrandosi con la conoscenza e l’esperienza clinica dei medici, ci aiuterà a prendere decisioni più accurate nei confronti dei bisogni specifici dei nostri pazienti” conclude il professor Della Porta.