Nella stagione post Covid ci vediamo accompagnati dalla consapevolezza, acquisita a caro prezzo, dell’importanza degli Investimenti in Sanità. I dispositivi medici (DM) rappresentano una parte importante dell’innovazione tecnologica: attraverso un decisivo miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura, essi permettono non solo di incrementare la qualità di vita (QoL) dei pazienti, ma anche di ridurre i costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale, e dunque del sistema sociale nel suo complesso. Un piano finanziario e programmatico stabile, che guardi cioè non soltanto al criterio d’emergenza nel breve periodo, e che sappia coordinare l’azione di tutti gli attori del sistema, è il solo modo per garantire uno sviluppo positivo e proattivo del settore, permettendo quindi un miglioramento della QoL della popolazione, di attrarre investimenti da parte del settore industriale e di aumentare l’occupazione. Per fare questo, occorre innanzitutto riconoscere che il Valore di una tecnologia non coincide con il suo prezzo, ma con l’utilità che deriva dal suo utilizzo: un valore terapeutico, economico e sociale, che consideri anche i benefici non circoscritti, come l’eliminazione di costi indiretti quali la disabilità dei pazienti, la perdita di produttività, la spesa previdenziale e la spesa sociale. Una programmazione lungimirante che sappia coniugare innovazione, sostenibilità e governance, garantendo, mediante l’utilizzo di strumenti adeguati (HTA), l’accesso alle nuove tecnologie, e quindi anche a DM efficaci e sicuri, a tutti coloro che ne avranno bisogno.
di Francesco Saverio Mennini
Articolo pubblicato su IL MATTINO il giorno 11 giugno 2023 con la collaborazione del network editoriale PreSa – Prevenzione e Salute