Lo stress? Ci fa ingrassare! Teresa Di Lauro, biologa e specialista in scienze dell’alimentazione, spiega quali sono i meccanismi che ingannano il nostro copro inducendolo a “spegnere” il metabolismo. Il primo di questi meccanismi riguarda lo stress: sotto pressione per il lavoro – dice la dottoressa – il nostro corpo inizia a rilasciare cortisolo (ormone dello stress, ndr) che, tra l’altro, ha l’effetto di sedare la fame. Presi dal tran tran tran e senza lo stimolo della fame, finiamo col saltare i pasti. Poi, la sera, quando siamo ormai a casa e iniziamo a rilassarci, ritroviamo l’appetito e ci diamo alle grandi abbuffate.
Quindi è questo il meccanismo che ci fa prendere chili?
In parte sì, ma c’è di peggio a causa di quello che si definisce “effetto carestia”. Facendo molte ore di digiuno al danno si aggiunge la beffa.
In che modo?
Il nostro organismo è una macchina perfetta e come primo obiettivo ha quello di assicurare la sopravvivenza. Il metabolismo si spegne per una ragione che potremmo definire ancestrale: saltare il pranzo, magari dopo aver preso a colazione solo un caffè, è un segnale d’allarme per il nostro corpo. Significa che siamo in scarsità di risorse e che probabilmente dovremo essere pronti a lunghi periodi di digiuno, ai quali seguirà l’esigenza di accumulare il più possibile quando troveremo nuovamente del cibo.
Sta dicendo che non mangiando peggioriamo la situazione?
Sì, perché il corpo tende a massimizzare l’acquisizione di sostanze nutritive quando percepisce una condizione di carestia. Questo è anche un grande problema legato alle diete drastiche che spesso sono legate a mode del momento.
Cosa consiglierebbe a chi vuole perdere qualche chilo di troppo?
Più che di dieta dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo, qualcosa che sia sostenibile e compatibile con gli impegni di tutti i giorni, con la mancanza di tempo e anche la sacrosanta voglia di fare qualche strappo ogni tanto.
Un piano personalizzato e senza imposizioni drastiche?
Premesso che tutti viviamo delle vite stressanti, ciascuno ha la propria giornata tipo. Noi dobbiamo prima di tutto ascoltare per campire come inserire in quel tipo di giornata delle sane abitudini. Chiaramente un po’ di impegno serve, ma l’imposizione di misure drastiche non è qualcosa che a lungo tempo funziona.
Quindi, i limiti eccessivi e le imposizioni drastiche sono alla base del fallimento?
Sa cosa dico sempre ai miei pazienti? “Inizierai a stare a dieta il giorno che smetterai di metterti a dieta”.
Che potrebbe sembrare un controsenso, no?
Chiaramente è una provocazione, ma ciò che voglio dire è che se veramente vogliamo dimagrire e avere un’alimentazione corretta allora non possiamo pensare di eliminare completamente e sempre tutto quello che “non è dietetico”. Bisogna essere equilibrati. Detto ciò, non ci sono scorciatoie, la dieta deve prevedere carboidrati, grassi e proteine.
Andando sul concreto, come possiamo far accelerare il metabolismo?
Il trucco, se così lo possiamo definire, è quello di mangiare poco e spesso. È il modo migliore per tenere sempre il motore acceso e ottimizzare il metabolismo. Snack come carote e finocchi sono perfetti. Anche una giusta massa muscolare è importante, perché il muscolo consuma anche quando siamo a riposo aumentando il nostro metabolismo basale.
Si sente spesso dire che l’alimentazione è il miglior farmaco, lei che ne pensa?
Mangiare bene e fare attività fisica è determinante per restare in salute. Questo non significa poter risolvere ogni problema con la giusta alimentazione, ma ci meraviglieremmo di vedere l’impatto che ha il cibo sulla possibilità di ammalarci.
Può spiegarci meglio?
Alcune malattie hanno una predisposizione genetica, e questa incide del 20 per cento. Il restante 80 per cento dei fattori che sono trigger della malattia sono attribuibili agli stili di vita.
Una lista di alimenti da preferire?
Carboidrati non raffinati, possibilmente integrali. Pasta, pane, cereali, legumi sono tutti alimenti che devono far parte della nostra dieta. Se possibile, meglio sempre scegliere alimenti a chilometro zero.
Veniamo al tema dolente: carne e pesce?
Per un adulto, io consiglio di mangiare la carne (bianca) non più di 3 volte a settimana; il pesce anche 4 o 5 volte. Attenzione però a scegliere alimenti che non contengano antibiotici e ormoni, come spesso avviene con il pesce o il pollo d’allevamento.
E i prodotti surgelati?
Paradossalmente, i prodotti congelati sono spesso sottoposti a molti più controlli dei prodotti “freschi”, quindi anche più sicuri. Chiaramente è essenziale preservare la catena del freddo.
Un’ultima domanda: quanto peso dovremmo puntare a perdere nell’arco di un mese?
Quando si inizia una dieta dimagrante, di solito il primo mese è quello nel quale perdiamo di più e più facilmente. Non dovremmo mai andare oltre il 5 per cento del nostro peso. Una persona che sia sugli 80 kg dovrebbe perdere al massimo 4kg in un solo mese.
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