Tutti pazzi per il Giro d’Italia, tutti pronti a tifare lungo le strade del Bel Paese. I più volenterosi hanno anche rimesso a nuovo la vecchia bici, iniziando a pedale sognando la maglia rosa. Un sogno che per i comuni mortali resterà tale, ma che aiuta a tenersi in salute. Sull’impronta dell’entusiasmo del Giro d’Italia ci sono poi iniziative che sono pensate ad hoc per aiutare i cittadini a fare prevenzione. Tra queste, quella del Centro Diagnostico Italiano, che seguirà per il secondo anno la carovana del 101° Giro d’Italia con il Giro della salute.
In strada
Sino al 27 maggio un camper del CDI, adibito a poliambulatorio, offrirà la possibilità di eseguire gratuitamente il test salivare a risposta rapida per la diagnosi dell’epatite C (HCV) e la misurazione su sangue capillare dell’emoglobina glicata per lo screening del diabete, e della coagulazione per la diagnosi dei disturbi dell’emostasi. Il camper del Centro Diagnostico Italiano sarà a Pesco Sannita (BN), via Delcogliano – via Masone, dalle ore 7.35 alle 11.25 (partenza) nella giornata di domenica 13 maggio.
Epatite e diabete
Secondo i dati dell’Associazione EpaC sono almeno 300.000 in Italia i pazienti portatori cronici del virus dell’epatite C, a questi si deve aggiungere il “sommerso” ovvero la quota di malattia non diagnosticata per assenza di sintomatologia clinica evidente o di diagnosi comprovata. Sono invece il 5,3% dell’intera popolazione, ovvero oltre 3 milioni e 200mila, le persone ad essere affette da diabete. La rinnovata partnership con il Giro d’Italia porterà il poliambulatorio mobile del Centro Diagnostico Italiano a realizzare il Giro della salute: attraversando piccoli e grandi centri in tutta Italia, CDI seguirà 18 tappe in 11 regioni – Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna, Friuli, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Lazio – dando il suo contributo alla sfida lanciata dal Ministero della Salute per l’eradicazione dell’epatite C. Alcuni dati dimostrano infatti l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce di questa patologia che, in virtù del “sommerso”, ovvero i casi non diagnosticati, è spesso difficile tenere sotto controllo.