A San Valentino, complice il Covid, sarà impossibile prenotare per una cenetta romantica con il proprio partner. Per recuperare ci si può mettere ai fornelli e provare a mettere in pratica qualche ricetta speciale, perché no puntando su cibi dal potere afrodisiaco. Ecco allora qualche consiglio per il San Valentino e anche un po’ di chiarezza su falsi miti alimentati dal web, con l’esperienza della Dottoressa Cinzia Baranello (nutrizionista) e esperta di MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner. È proprio lei a setolare la top 10 dei cibi afrodisiaci: sul podio fragole e frutti di bosco, seguono vino rosso e agrumi La specialista ricorda che per definizione un cibo afrodisiaco, il cui nome deriva dalla dea greca dell’amore Afrodite, è un alimento che incrementa la libido e la potenza erotica. Molti alimenti della tradizione e della dieta mediterranea sono amici dell’eros, ma quali di loro hanno un effetto provato scientificamente?
LA TOP TEN
Fragole e frutti di bosco sono ricchi di antocianine, mantengono libere le arterie ed elastiche le pareti dei vasi, aiutando la circolazione sanguigna. Un bicchiere di vino rosso, che a parte le proprietà disinibitorie dell’alcol, è ricco di resveratrolo, dalle caratteristiche antiossidanti e antinfiammatorie, protegge le cellule dall’invecchiamento e i vasi sanguigni. Ma non si deve mai esagerare. Ancora, gli agrumi: ricchi di polifenoli e vitamina C ad azione antiossidante, sono antinfiammatori e anti-aging. Un capitolo a parte lo merita l’aglio, che contiene allicina, che favorisce l’aumento del flusso sanguigno agli organi sessuali stimolando la produzione di ossido nitrico (un vasodilatatore); ma che ha purtroppo la controindicazione di rendere l’alito “pesante”. Andando su qualcosa di più goloso, il cacao amaro e fave di cacao contengono flavonoidi e teobromina, che abbassano la pressione, regolano i livelli di colesterolo, migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e la fluidità del sangue. Il brivido giusto lo può dare poi il peperoncino, che racchiude capsaicina capace di migliorare la circolazione e ridurre il colesterolo. Pistacchi e frutta a guscio racchiudono fitosteroli, che favoriscono l’eliminazione del colesterolo cattivo dalle arterie e riducono la pressione. Lo Zafferano e ginseng contrastano la disfunzione erettile e migliorano la sensibilità delle mucose; mentre il Tè verde in foglie (senza zucchero contiene catechine, che proteggono i vasi sanguigni. Infine, immancabili a San Valentino, le ostriche: ricche di zinco, la cui carenza inibisce la spermatogenesi e riduce i livelli di testosterone.
FALSI MITI
L’effetto afrodisiaco di un alimento non può essere immediato, non esistono infatti cibi miracolosi che ridonano la prestanza fisica o inducono il desiderio al pari di una pozione magica. Inoltre, non è assicurato che il potere eccitante sia dovuto a sostanze contenute nell’alimento che agiscono sui processi biochimici endogeni, ma può dipendere da caratteristiche che forniscono stimoli sensoriali, come la forma, il colore, l’odore e la consistenza. È importante ricordare che gli alimenti afrodisiaci da soli non sono prodigiosi, ed è fondamentale consumarli in un contesto di stile di vita sano. Indipendentemente dal pregio di essere cibi “amici” del desiderio sessuale, ci sono anche altri motivi per i quali gli alimenti afrodisiaci possono essere utili per l’organismo e l’umore. Infatti, poiché i composti bioattivi contenuti in molti di questi agiscono a livello dell’endotelio (parete dei vasi sanguigni), il beneficio immediato che si trae dal loro consumo regolare è la protezione delle arterie dalla formazione di placche aterosclerotiche e la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.