Tutti lo amano, molti lo temono per la linea. In realtà il gelato artigianale, senza grassi vegetali idrogenati, coloranti e aggiunta di zuccheri, è un alimento sano e rientra nella dieta mediterranea. In altre parole ha un importante ruolo nutrizionale e può essere considerato come un “fast food” italiano approvato dai nutrizionisti.
Mangiare un gelato fa tornare tutti un po’ bambini e alcuni studi lo hanno associato persino al buonumore. Inoltre aiuterebbe a combattere l’ansia e i problemi di insonnia. Sarà per questo che il gelato artigianale è un amore che non conosce crisi (nel 2022 le vendite di gelato artigianale in Italia hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro di fatturato). Tuttavia bisogna scegliere quello giusto. Un buon gelato è artigianale, ha ingredienti di qualità e pochi zuccheri.
Attenzione al picco glicemico
In generale, gli zuccheri vanno limitati per abbassare i fattori di rischio per molte patologie, tra cui diabete e obesità. Secondo gli esperti di Airc è importante moderarne il consumo ma senza eliminarli del tutto. In sostanza, vanno aboliti gli eccessi (da qualsiasi fonte, anche vegetale). Il glucosio e il fruttosio sono infatti in grado di aumentare la concentrazione di insulina nel sangue. L’insulina è responsabile della produzione di fattori che favoriscono l’infiammazione e la crescita delle cellule. Questo vale per prevenire non solo il cancro, ma anche tutte le malattie croniche come il diabete e i disturbi cardiovascolari.
Anche il gelato può contenere zuccheri aggiunti, quali saccarosio, sciroppo di glucosio, fruttosio, oltre a quelli provenienti dal latte (lattosio) e dalla frutta (fruttosio). Si tratta di un alimento ad alto indice glicemico, seppur meno di altri dolci. Oggi sono disponibili gelati al fruttosio, con sostituzione del saccarosio, ma non hanno un effettivo controllo del valore glicemico. Il gelato quindi può avere un ruolo positivo se inserito all’interno di una dieta equilibrata e senza eccessi. L’ideale è sempre scegliere un gelato a basso contenuto di saccarosio oppure associare al gelato frutta e verdura fresca di stagione. Infatti la fibra alimentare in esse contenuta è in grado di limitare l’assorbimento intestinale del glucosio. Si può anche scegliere un gelato artigianale preparato con il latte di avena, mandorle o soia per un controllo maggiore del picco glicemico.
Valore nutrizionale del gelato
Un gelato, se di buona qualità e inserito nel contesto di una dieta equilibrata, può sostituire un pasto. Contiene proteine, grassi di qualità, glucidi a rapido assorbimento e a pronta disponibilità energetica come lattosio e saccarosio, apporta vitamine A e B2, oltre che sali minerali. A ribadire il ruolo del gelato artigianale di qualità è la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione – SISA. Oltre agli ingredienti di qualità, anche le materie prime è importante che siano del territorio, come avviene con alcuni artigiani gelatieri che con le loro microimprese e la valorizzazione del proprio territorio conservano il loro mestiere in piccoli centri.
Una dieta per dimagrire mangiando il gelato
“Il gelato offre un buon apporto nutritivo ed è gratificante – sottolinea la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Alimentazione, SISA. “Con una dieta adeguata, è possibile perdere due o tre chili in pochi giorni, concedendosi il piacere di uno, talvolta anche due, gelati al giorno. Il gelato, infatti, è un alimento con molte qualità e che, anche psicologicamente, aiuta ad affrontare meglio una dieta ipocalorica. L’importante è mangiarlo come alternativa ad un pasto e non aggiungerlo a primo e secondo come dessert. È prodotto con latte, uova, zucchero, più caffè, cacao o frutta, tutti alimenti con buon valore nutrizionale. Mangiando, per esempio, un gelato alla crema introduciamo proteine di alto valore biologico, grassi di qualità, glucidi a rapido assorbimento e a pronta disponibilità energetica come lattosio e saccarosio. Ma apporta anche vitamine A e B2, oltre che sali minerali, come calcio e fosforo. Se poi aggiungiamo un paio di cialde o un biscotto, che sono a base di cereali, la composizione nutrizionale del pasto si arricchisce di amido”. L’importante è che non si assumano altri dolci e che non si soffra di diabete, sottolinea la specialista. Il gelato però non va mangiato troppo in fretta: “se non ci si ferma qualche secondo, si rischia di anestetizzare le papille gustative e gustarne meno il sapore”.