Esami di maturità, pronti via! Ormai ci siamo e migliaia di studenti pensano solo a come fare per arrivare al meglio, e magari memorizzare in poche ore ciò che non hanno appreso durante l’anno. Premesso che quest’ultima possibilità non esiste, si può almeno fare qualcosa per arrivare al grande giorno, come si dice, a mente fresca.
I pilastri per farcela
Secondo gli esperti, per arrivare nella migliore condizione possibile agli esami di maturità serve una sana alimentazione, riposo e corretta idratazione. Anche perché, dicono, «mangiare in maniera sregolata e saltare i pasti non gioca a favore del benessere, così come le notti insonni trascorse sui libri». In particolare bere la giusta quantità di acqua, distribuita nel corso della giornata, influisce positivamente sulle funzioni del cervello: «Mal di testa, stanchezza, minor capacità di concentrazione e di esecuzione anche di compiti semplici sono spesso segnali di una moderata disidratazione – racconta Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – in situazioni di tensione, come certamente sono gli esami finali per tanti studenti italiani, si tende a sudare di più, non solo a causa della temperatura più elevata tipica del periodo estivo. È quindi estremamente importante mantenere un adeguato livello di idratazione, per tenere alta la concentrazione e l’attenzione, oltre che aiutare la memoria».
L’importanza di bere
Anche perché, aggiunge l’Osservatorio, «bere è sempre fondamentale, ma lo è ancora di più per una migliore funzionalità cerebrale in situazioni di elevato stress come lo studio. Nei momenti di affaticamento, per avere prestazioni cognitive performanti bastano uno o due bicchieri di acqua, sufficienti a riportare il cervello alla normalità. Quando si beve non solo ci si disseta, ma si assumono elementi importanti come calcio, magnesio, ferro, zolfo, essenziali per il benessere psico-fisico». Il suggerimento agli studenti, conclude Zanasi, è quello di “bere frequentemente durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad aspettare la comparsa dei primi sintomi della sete: anche una iniziale carenza di acqua comporta effetti negativi sulle prestazioni intellettive. Bisogna esserne consapevoli per rieducarsi ad una corretta idratazione».