Il contrasto dell’obesità infantile è tra le azioni più urgenti che riguardano soprattutto l’Italia. Nel nostro Paese il rischio di sovrappeso e obesità per i bambini è molto alto. Si stima infatti che 8 bambini/adolescenti su 11 , secondo la WOF, e 6 adulti su 10 saranno affetti da sovrappeso/obesità. I dati dell’ultimo rapporto “Childhood Obesity Surveillance Initiative” dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, collocano l’Italia al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità con numeri appena al di sotto del 40%, superata solo da Cipro, Grecia e Spagna. Per la prevalenza della sola obesità, invece, il nostro Paese è al secondo posto.
Obesità e diabete strettamente correlate
In vista del 2025 e alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e del WHO, l’attenzione è rivolta ai sistemi alimentari e sanitari. Un bambino obeso ha il 75-80% di probabilità di diventare un adulto obeso ad alto rischio di diabete. Le due patologie sono infatti strettamente correlate al punto da esser definite con il solo termine di ‘diabesità’.
Per contrastare il fenomeno, oltre all’alimentazione equilibrata, è importante un’attività fisica quotidiana. Anche in questo caso l’Italia non brilla: secondo il rapporto OMS, tra gli adulti il 44,8% in Italia non pratica un adeguato livello di attività fisica. La percentuale raggiunge addirittura il 94,5% nei bambini, ultimo Paese OCSE.
La prevenzione fin da piccoli
La Società Italiana di Diabetologia ha appena aderito alla World Obesity Federation, è la prima società scientifica di diabetologia a far parte del network internazionale. “La presenza di obesità, particolarmente quella severa – sottolinea il presidente SID, Angelo Avogaro – si associa nella stragrande maggioranza dei casi all’insorgenza di diabete mellito. Per questo è stato coniato il termine “Diabesità”, proprio per mettere in evidenza che questa accoppiata di malattie croniche non trasmissibili, non solo peggiora la qualità della vita ma ne riduce anche l’aspettativa”. Infine ribadisce l’urgenza di avviare dei programmi di prevenzione “primordiale”, in cui emerga la necessità di seguire stili di vita sani sin da bambini.
“Il sovrappeso e l’obesità insieme al diabete mellito – dichiara il presidente eletto di SID, Raffaella Buzzetti – rappresentano, non solo nel mondo occidentale, una vera è propria pandemia. Se non si appronteranno misure adeguate di prevenzione si stima che le prevalenze rispettive aumenteranno in maniera esponenziale nei prossimi anni”. Di conseguenza aumenterebbe anche il rischio delle complicanze cardio-nefro vascolari che sono una tra le prime cause di mortalità nei soggetti obesi e affetti da diabete.