Oggi un terzo del pianeta è degradato e ogni anno 15 miliardi di alberi e 24 miliardi di tonnellate di terreno fertile vengono persi.
È quanto emerge dal rapporto The Global Land Outlook presentato dalla Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta contro la desertificazione (UNCCD).
Il vice segretario esecutivo Pradeep Monga ha spiegato che la deforestazione, lo sfruttamento, le inondazioni e la siccità, fanno sì che i terreni diventino meno produttivi, costringendo le persone ad abbandonare le zone rurali per migrare nelle città o all’estero, il che rappresenta un duro colpo per le economie dei Paesi.
Nel mondo, più di 1,3 miliardi di persone vivono su terreni agricoli che si stanno deteriorando e sarebbero a rischio di soffrire di fame, carenza d’acqua e povertà. Secondo le dichiarazioni di Monga, diffuse su Thomson Reuters Foundation, risolvere il problema della degradazione del terreno significa uscire dal circolo vizioso che porta le persone a perdere i propri mezzi di sussistenza, le proprie case e i propri campi. In particolare, se la quantità di terreni produttivi si riduce, diventano meno disponibili anche le terre da coltivare per alimentare la popolazione mondiale, che si prevede aumenterà a più di nove miliardi di persone entro il 2050, dai sette miliardi attuali.
Negli ultimi trent’anni, l’uso delle risorse naturali sarebbe raddoppiato. Il cambio di rotta parte dalle piccole scelte quotidiane, spiega l’Unccd, come ridurre i rifiuti alimentari, migliorare lo sfruttamento del suolo, gestire in modo intelligente le fattorie e adottare politiche nazionali per fermare il degrado. La Cina, per esempio, che ha introdotto la prima legge mondiale per prevenire e contrastare la desertificazione nel 2002, è riuscita a rendere verdi migliaia di ettari di deserto nella Mongolia Interna, con il risultato di avere più cibo, più posti di lavoro e una vita migliore per le popolazioni locali.
“La siccità degrada la terra, ma se i Paesi hanno buoni programmi e agiscono per contrastarla, allora per persone possono essere protette”, ha concluso Monga. La United Nations Convention to Combat Desertification (Unccd), che si occupa di promuovere una buona gestione del suolo, ad oggi è l’unico accordo internazionale vincolante che riguarda i terreni.
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