Si chiama depression nap (riposino da depressione) ed è un periodo di tempo in cui ci si appisola per evitare le emozioni non gradite e i sintomi associati alla depressione. Il termine nasce in rete e sui social network ed è una tendenza che ottiene sempre più consensi tra gli utenti, secondo Michelle Drerup, referente per la medicina del sonno presso la Cleveland Clinic.
Se in apparenza sembra un modo di affrontare la malattia, secondo gli esperti, chi si affida a dormite lunghe e frequenti probabilmente sta celando un problema molto più grande. Un riposino di tanto in tanto fa bene, ma i depression nap potrebbero aumentare il disagio, al contrario di ciò che lascerebbe pensare la loro popolarità.
Secondo Adrian Soehner, assistente di psichiatria all’Università di Pittsburgh, la natura effimera delle soluzioni “auto-prescritte” da social network rende problematica la terapia. Qualunque cosa si cerchi di evitare, sarà ancora lì al risveglio.
“Sarebbe fantastico combattere la depressione con il sonno, ma sappiamo tutti che non è possibile”, ha spiegato Soehner intervistata dalla giornalista americana Lauren Rearick, in un articolo uscito su su HufPost Usa. “Schiacciare un pisolino ogni tanto non è preoccupante quando il sonno è salutare e si è mentalmente stabili, ma nei casi di depressione è preferibile tenerli sotto controllo”. La dottoressa ha spiegato che le persone possono affidarsi al sonno quando sono annoiate o vogliono evitare attività sgradite. Altre, compreso chi è affetto da depressione, possono ricorrere ai pisolini per evitare emozioni o pensieri negativi; ma quando questo approccio interferisce con il sonno regolare, o si verifica per diverse ore al giorno, andrebbe riesaminato.
In altre parole: le lunghe dormite possono alterare i ritmi del sonno nel loro complesso e il sonno irregolare può aggravare la depressione, spiega Soehner. “Mentre la classica pennichella dovrebbe essere rigenerante, i depression nap possono rivelarsi un modo poco sano di gestire le emozioni, diventando un meccanismo di difesa ed elusione“, spiega Drerup. “Chi ne abusa può sentirsi in colpa al risveglio e ancora più sopraffatto, rendendosi conto che ci sono le stesse cose da fare ma meno tempo a disposizione. È molto importante riuscire a tollerare le emozioni e mettere a punto tattiche più sane per combattere la depressione”. Drerup consiglia di tenere un diario del sonno. Raccomanda anche di fare solo brevi pisolini energizzanti di 15/30 minuti.
Soenher spiega che quando si soffre di depressione è più facile sentirsi affaticati, ma in quei casi, invece di affidarsi alle dormite, bisignerebbe tenersi impegnati. Consiglia di dedicarsi a un gioco divertente sul telefono, fare una breve passeggiata o uscire soltanto per vedere il sole. Drerup raccomanda inoltre di trovare un gruppo di supporto, fare esercizio, osservare cose che fanno stare bene, trascorrere del tempo con un animale domestico o esprimersi attraverso l’arte, la musica o la scrittura. Infine , quando alcuni sintomi della depressione, come il sonno o l’affaticamento eccessivi, interferiscono con la propria vita quotidiana, è importantissimo parlare con un professionista.
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