È importante premettere che, con la pandemia in corso e la stagione influenzale alle porte, è fondamentale vaccinarsi contro l’influenza, per tenere il più possibile lontano altri tipi di infezioni delle vie respiratorie. È bene sottolineare che, a oggi, nessun medico può fare la diagnosi senza test: il tampone resta l’unico strumento che può dare una diagnosi certa di COVID-19. Esistono tuttavia alcuni accorgimenti che possono aiutare a distinguere le due malattie.
Coronavirus e influenza, come distinguere i sintomi.
In linea generale, se si ha solo il raffreddore non accompagnato da sintomi come disturbi gastrointestinali e congiuntivite, possiamo essere abbastanza certi di essere di fronte a un raffreddore stagionale. Se uno stesso sintomo si presenta singolarmente è più probabile che sia associato al classico malanno di stagione. Quando invece al raffreddore si aggiungono febbre superiore ai 37,5 gradi e altri sintomi come vomito e diarrea è corretto sospettare di aver contratto il Coronavirus.
Il raffreddore è sempre sintomo di infezione Sars-CoV-2?
Se il raffreddore non è accompagnato da alcun altro sintomo, si può essere abbastanza certi di trovarsi di fronte a un semplice raffreddore stagionale.
La febbre indica infezione da Sars-CoV-2?
Se al raffreddore si aggiunge anche una temperatura corporea superiore ai 37,5° è più probabile che ci si trovi di fronte a una infezione da Sars-CoV-2.
Quali sono i sintomi tipici del COVID-19 da non sottovalutare?
La perdita improvvisa dell’olfatto e del gusto sono sintomi tipici del COVID-19. Questi sintomi, però, non devono essere confusi con la difficoltà a sentire gli odori e i sapori provocata dalla congestione nasale. Nel caso del comune raffreddore stagionale è ancora possibile distinguere tra il dolce e l’amaro, mentre chi è malato di COVID-19 e sviluppa il sintomo non rileva alcuna differenza tra un cibo e l’altro.
La tosse è sempre sintomo di infezione da COVID-19?
Nel caso dell’infezione da Sars-CoV-2 è secca e insistente, ma ci sono altri virus che circolano nel periodo invernale che possono provocare disturbi molto simili, come ad esempio il virus respiratorio sinciziale (RSV), in grado di infettare l’apparato respiratorio e di provocare bronchiti e bronchioliti con tosse secca come sintomo. Sarà quindi necessaria una diagnosi differenziale, anche se spesso queste forme non danno febbre, mentre il Coronavirus sì.
Quali sono gli altri sintomi da non sottovalutare?
L’infezione da nuovo coronavirus può provocare anche la congiuntivite e disturbi gastrointestinali.
Anche l’ordine nella comparsa dei sintomi può essere indicativo?
Nella maggior parte dei casi il primo sintomo dell’infezione da Sars-CoV-2 è la febbre, seguita da tosse e dolori muscolari, nausea, vomito e infine diarrea. Nella classica influenza stagionale, spesso la tosse si manifesta prima della febbre.
Cosa fare se si sospetta di aver contratto il Coronavirus?
Non bisogna recarsi al Pronto Soccorso, ma chiamare il 112, tramite il quale verrà inviato il personale sanitario per effettuare il tampone. È necessario mantenersi in regime di quarantena ed evitare contatti con altre persone, in modo da ridurre un possibile contagio, fino al risultato del tampone.