Nella Chiunque viva in una grande città è abituato al caldo e all’afa dell’estate. Le regole sono sempre le stesse: bere molto, evitare di uscire nelle ore più calde e cercare di mangiare leggero. Il buon senso, insomma, la fa da padrone. Tuttavia, con l’aumento delle temperature i rischi maggiori li corrono le persone anziane; per loro può non bastare un bicchier d’acqua e un po’ di fresco, per questo abbiamo chiesto consiglio al dottor Gabriele Peperoni, specialista ambulatoriale di geriatria. «Per gli anziani – spiega – le città sono off limits, ecco perché chi ne ha l’opportunità dovrebbe lasciare le città per recarsi in zone fresche di collina o di campagna, senza assolutamente demonizzare le zone marine purché siano ventilate».
Il vestiario
«Se è vero che bisogna evitare il sole diretto, in particolare durante le ore più calde, nel caso non fosse possibile evitarlo l’abbigliamento può essere di grande aiuto. Bisogna vestirsi con abiti freschi, leggeri, di fibre naturali e di colore chiaro. Utilizzare sempre un cappello, possibilmente a tese larghe, per intendersi del tipo panama. Per le donne potrebbe un foulard può essere una valida alternativa. Ovviamente è cruciale limitare il tempo dell’uscita allo stretto necessario e utilizzare, anche in città, creme solari». Bisogna fare anche molto attenzione alle auto, che sotto il sole rovente possono facilmente causare un colpo di calore.
L’alimentazione
Lo specialista spiega che il cibo può essere un grande alleato. «I cibi devono essere di facile digeribilità e possibilmente freschi e di stagione. Meglio abbandonare i saporiti ragù e passare al pomodoro fresco. Ovviamente deve essere privilegiata la frutta e la verdura, specialmente cruda, ma non per questo bisogna tralasciare le proteine dei legumi, della carne e, costi a parte, del pesce. In genere le calorie assunte durante il periodo estivo sono molto più variabili, come molto variabile è il loro consumo. Ad esempio chi va al mare tende giustamente a fare alcune bracciate in acqua, per cui particolare attenzione devono avere gli anziani diabetici che consumando calorie devono regolare la somministrazione di insulina». Gabriele Peperoni mette in guardia dal rischio di una disidratazione che negli anziani «è sempre dietro l’angolo. Le persone più in la con gli anni – dice – non hanno un forte stimolo a bere. Sarebbe invece fondamentale bere tanta acqua, evitando bevande gasate e pine di zuccheri». Importante è anche come si beve, meglio a piccoli sorsi e costantemente durante la giornata per compensare la perdita di liquidi che avviene con la sudorazione.
«Attenzione – avverte lo specialista – agli integratori, particolarmente quelli a base di sali minerali. Sono certamente utili ma non bisogna abusarne, soprattutto chi ha patologie cardiache e soffrono di scompenso. Se nonostante tutti gli accorgimenti si avverte senso di debolezza, mal di testa, vertigini, annebbiamento della vista, crampi muscolari. O ancora, nausea, aumento del battito cardiaco, difficoltà di respiro, dolori al torace, allora bisogna rivolgersi al proprio medico curante o alla continuità assistenziale (ex guardia medica). In attesa dell’intervento del medico è utile distendersi con le gambe sollevate rispetto al corpo e, se presente una seconda persona, farsele massaggiare partendo dalle caviglie verso il tronco. Un asciugamano bagnato in acqua fredda o una borsa di ghiaccio appoggiati sulla fronte sono utili ad abbassare la temperatura del corpo». Esiste anche una guida del Ministero della Salute nella quale è possibile trovare altri importanti consigli.