Tempo di lettura: 2 minutiL’essere morsi da una vipera è una tra le più grandi paure di chi si reca lungo i sentieri di montagna durante le vacanze estive, a causa soprattutto di alcune errate convinzioni. In Italia sono presenti 5 specie di vipere che sono distribuite lungo tutto il territorio nazionale ad esclusione della Sardegna: la vipera comune diffusa lungo tutto il territorio nazionale; la vipera dal corno diffusa nel Nord-Est, la più grande e dotata del veleno più potente; il marasso presente nelle Alpi centrali e orientali; la vipera dell’Orsini presente solo a quote elevate, nei monti dell’Italia centrale, la più piccola, la meno diffusa e dotata del veleno meno potente; e la vipera walser, scoperta nel 2016 e presente in Piemonte.
IL MORSO
Di solito le vipere alla presenza dell’uomo scappano, ma se infastidite o accidentalmente calpestate possono mordere per difesa, anche senza inoculare veleno che è fondamentale per la loro sopravvivenza. I morsi a secco o Dry Bite, morsi senza inoculazione di veleno, riguardano circa il 20% dei morsi totali. Il morso è caratterizzato dalla presenza di 2 forellini distanziati di circa 1cm/1cm e mezzo e attorno a questi possono esserci altri forellini più piccoli.
IL VELENO
Il veleno è costituito da una miscela di proteine enzimatiche, lipidi, peptidi e cationi metallici. Gli effetti sono proteolitici, coagulanti, emolitici e neurotossici. Gli effetti proteolitici sono: vasodilatazione con riduzione della pressione sanguigna, gonfiore e a volte cicatrici e necrosi dei tessuti. L’effetto coagulante è dovuto alla formazione di coaguli nei vasi sanguigni e la loro rottura con formazione di vesciche di sangue. L’effetto emolitico provoca la distruzione delle cellule del sangue ed è associato all’eliminazione dell’emoglobina attraverso le urine e all’anemia. L’azione neurotossica, infine, porta a paralisi muscolare locale o generale con riduzione delle funzioni sensoriali. Gli effetti dipendono dalla sensibilità dell’individuo, dalla quantità di veleno inoculato, dalla profondità del morso e dal sito.
COSA FARE IN CASO DI MORSO?
Mantenere la calma e chiamare immediatamente i soccorsi sono azioni fondamentali. Nel punto in cui si viene morsi è utile disinfettare con acqua ossigenata o permanganato di potassio e applicare una fasciatura compressiva, quest’ultima operazione riduce il flusso linfatico, che è il mezzo con il quale il veleno si diffonde. Il laccio emostatico è inutile e dannoso, mentre il siero antivipera si usa solo in ospedale.
PREVENZIONE
L’uso di scarponi e calze da montagna rappresenta una misura più che efficace, cosi come bisogna evitare di camminare dove l’erba è alta. È bene controllare, qualora si decida di fare una sosta, il punto in cui s’intende fermarsi. I decessi causati dal morso di vipera sono rari, uno all’anno in Italia e 50 in tutta Europa, e grazie a piccoli accorgimenti possiamo vivere serenamente le nostre vacanze in montagna.
Francesco Artizzu