Una lotta senza quartiere allo zucchero per porre un freno all’obesità crescente in tutto il Regno Unito sta diventando allarme sociale. A lanciare la proposta che sta facendo molto discutere è l’Istituto per la ricerca sulle politiche pubbliche (Ippr) di Londra in un rapporto appena diffuso. Dopo la tassa sulle bibite zuccherate, come riporta la Bbc, gli studiosi propongono di usare confezioni e pacchetti senza immagini per rendere dolci, snack e bibite meno invitanti. L’idea è quella di mettere questi prodotti nelle stesse condizioni di altri, come frutta e verdura, che non beneficiano dello stesso tipo di riconoscimento del marchio e prodotto.
MISURE ESTREME
«Imballaggi e confezioni senza immagini aiuteranno tutti a fare la scelta migliore», commenta Tom Kibasi, direttore dell’Ippr, secondo cui vanno adottate anche altre misure, come il bando della pubblicità del junk food e l’estensione delle tasse sulle bibite zuccherate anche ad altri cibi poco salutari. Al momento il governo inglese non si è pronunciato sulla proposta dei pacchetti senza immagini, ma il dipartimento di Salute e cure sociali è in attesa di avere il riscontro della consulente governativo in materia di salute, che sembra aperta a quest’idea.I dati dall’Australia, primo paese ad introdurre i pacchetti di sigarette senza immagini e pubblicità, mostrano che un quarto del calo dei fumatori si può attribuire a questa misura.
RIEMPIRE IL VUOTO
Secondo recenti studi, dietro il consumo abnorme di dolciumi ci sarebbe anche un crescente bisogno di riempire il senso di vuoto legato all’isolamento sociale tipico delle società moderne. Molti cittadini, schiacciati dalla routine quotidiana e insoddisfatti della propria vita cercano consolazione in alimenti ad alto contenuto zuccherino e calorico. Del resto, per molti questo è anche un modo per ritrovare quella sensazione di pienezza che nei primi anni di vita era contraddistinta dal seno materno. Chiaramente si tratta di persone che fanno un uso di dolciumi che va ben oltre la semplice golosità. Perché, val bene ricordarlo, un po’ di cioccolata ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno.