l Progetto “TAVI è Vita” arriva in Campania con l’iniziativa la “Settimana della Salute”. Oggi a Napoli il primo dei sei appuntamenti che proseguiranno nei prossimi giorni nei vari capoluoghi di provincia. La Campania si conferma così, dopo il Piemonte, la seconda Regione del Progetto “TAVI è Vita”, volto a sensibilizzare le istituzioni, la comunità medico-scientifica e l’opinione pubblica sul tema della stenosi aortica e sulla tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica). L’edizione campana presenta una novità e propone un format differente rispetto a quello piemontese. La “Settimana della Salute” coinvolge infatti, oltre ai cardiologi interventisti del GISE e i cardiochirurghi della SICCH, per la prima volta anche i Medici di Medicina Generale, che si renderanno disponibili per visite e consulti gratuiti nelle principali piazze di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.
LA TECNICA
La stenosi aortica è una delle malattie più comuni delle valvole cardiache (che in Italia riguardano oltre 1 milione di persone e il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni, la fascia più colpita). La tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica) è una procedura estremamente innovativa ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. A oggi, infatti, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche. A confermarlo è un’indagine Doxa effettuata sia a livello nazionale sia a livello regionale, che ha coinvolto MMG (medici di medicina generale) e cardiologi di base, evidenziando come nei due target la conoscenza della stenosi aortica, delle possibili opzioni terapeutiche e del percorso ideale che dovrebbe fare il paziente affetto da tale patologia non sia elevata.
DIFFICOLTA’
Numerose barriere di prevalente natura organizzativa ed economica ostacolano la diffusione della TAVI”, spiega il professor Giovanni Esposito (Professore Ordinario di Cardiologia e Direttore Cardiologia Interventistica e Strutturale Università Federico II di Napoli, GISE). «In aggiunta, nelle regioni meridionali, la mancanza di standard organizzativi per la gestione e la cura dei pazienti con stenosi aortica severa si associa e aggrava la problematica finanziaria e favorisce il triste fenomeno della mobilità passiva ovvero delle migrazioni dei pazienti, oneroso per le amministrazioni regionali ma anche per i cittadini. TAVI è Vita ha tra gli obiettivi principali quello di sensibilizzare i medici del territorio e soprattutto creare un network all’interno del quale i pazienti e i medici coinvolti nella loro cura possano muoversi con facilità e ottenere il miglior risultato terapeutico. In questo contesto e, secondo un modello di organizzazione unico in Italia, in Campania è possibile che pazienti afferenti a centri in cui non si effettua la TAVI possano essere sottoposti alla procedura in centri di riferimento e continuare la degenza presso l’istituto di provenienza. Questo sistema si propone di ridurre la mobilità inter-ospedaliera dei pazienti, di semplificare l’attività dei medici e, in generale, alleggerire la spesa pubblica».