L’indipendenza da un partner violento si ottiene con un buon livello d’istruzione e un lavoro, anche se non sempre bastano. A cercare risposte al fenomeno è il rapporto “Una via d’uscita dalla violenza”, che ActionAid lancia in vista della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e che sarà presentato il 30 novembre al Parlamento Europeo a Bruxelles. Tra i dati emerge come l’indipendenza economica sia un fattore decisivo. Tuttavia, a volte le donne maltrattate, pur lavorando, non possono usare i propri soldi liberamente: le spese sono controllate dal partner e non conoscono nemmeno il reddito della propria famiglia.
Cofinanziato dalla Ue, realizzato per il progetto “WE GO!”, il rapporto racchiude raccomandazioni alle istituzioni per le politiche di “empowerment” economico delle donne vittime di violenza. Lo studio, si basa sul profilo economico di chi si rivolge ai Centri antiviolenza, in tutto sono state intervistate 552 persone in 4 Paesi europei: Bulgaria (1 Centro antiviolenza), Grecia (6), Italia (3) e Spagna (2). L’82,5% di queste donne ha un basso livello di indipendenza economica: solo il 17,5% è indipendente, nonostante il 40,9% lavori; il 59,1% non ha lavoro. Il 73,7% ha figli a carico e solo il 13,3% vive in una casa propria, contro il 14,8% che ne condivide la proprietà con il marito/partner. Il 53% delle donne ha subito forme di violenza economica: il 22,6% dichiara di non avere accesso al reddito familiare, il 19,1% non può usare i suoi soldi liberamente e per il 17,6% le spese sono controllate dal partner; il 16,9% non conosce il reddito familiare, il 10,8% non può lavorare. Il 32,5% ha 30-39 anni, il 29,2% ha 40-49 anni, il 21,8% ha 18-29 anni, il 16,5% è ‘over50’.
La maggioranza ha una buona istruzione: il 38,8% un diploma di scuola superiore, il 22,7% ha studi universitari. Il 29,6% si ferma alla primaria o secondaria di primo grado, solo il 9% ha un livello d’istruzione inferiore alla scuola primaria. Le violenze durano a lungo: il 23,7% ha subito dai 5 ai 10 anni, il 26,5% per oltre 10 anni. Se l’autore è partner o marito, aumentano le donne che subiscono per lunghi periodi: il 27% la subisce dai 5 ai 10 anni e il 32,7% per oltre 10 anni. L’autore della violenza è spesso marito/compagno (41,7%) o ex-marito/ex-compagno (48,7%). Lo studio è un punto di partenza, ma c’è ancora molto da fare.
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