Oggi è la giornata mondiale del volontariato e si avvicina il Natale: un motivo in più per essere più buoni. Dedicare del tempo al volontariato e quindi agli altri è uno dei modi per essere migliori nel corpo e nello spirito, infatti, come ha riportato il New York Times in vista di questa giornata, quando si fa del bene agli altri, lo si fa anche a se stessi. Lo scienziato Richard Davidson dell’Università di Wisconsin, dopo aver studiato a lungo gli effetti della gentilezza e della compassione sul cervello, ha scoperto che quando si fa qualcosa per se stessi, le emozioni che arrivano al cervello durano poco, mentre se si fa qualcosa per gli altri il benessere che ne ricava il cervello è prolungato. Una ricerca inglese dell’Università di Exeter ha dimostrato invece che chi fa volontariato è maggiormente soddisfatto di se stesso, probabilmente anche solo per il fatto di darsi un valore maggiore. Fare del bene agli altri, insomma, dona maggiore benessere mentale e allontana l’ansia, la depressione o la solitudine. Oltre a migliorare la salute in generale, alcuni dati suggeriscono che il volontariato possa ridurre la mortalità del 20 per cento. Gli effetti si riscontrano anche sugli adolescenti, come riporta una ricerca pubblicata su Jama Pediatric
promuoviamo salute