Molti ne parlano ma nessuno, sino ad oggi, l’ha ancora vista. L’app Immuni, quella che il Governo ha scelto per tracciare la diffusione del contagio grazie alla tecnologia dei nostri smartphone, dovrebbe arrivare negli store elettronici (gratuitamente) entro 10 o al massimo 15 giorni. Insomma, la potremo scaricare per i primi di giugno. A dare conferma dell’imminente rilascio del software è stato Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. «L’app immuni rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva – ha aggiunto – è un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia».
PASSAPORTO DIGITALE
Rispetto all’idea di un passaporto sanitario per la Sicilia e la Sardegna il viceministro spiega che «è ambiziosa ma impraticabile». Non si può fare perché «serve uniformità su tutto il territorio e al momento la vedo molto difficile. Facciamo prima a riaprire lasciandoci questo virus alle spalle rispettando le regole».
DECESSI IN CALO
Se in questi giorni qualcuno ha dubitato dei dati forniti dalle regioni, per il sottosegretari non c’è nessun aggiustamento dei numeri per paura di essere fermati. Teoria circolata soprattutto sui social dove, come sempre, regna sovrano il complottismo più esasperato. «No, e non vedo perché dovrebbero farlo. Si tratta di sanità e di persone che muoiono. Credo che il calo dei morti sia reale, vedremo se è davvero zero nel secondo controllo con i numeri che provengono anche dai Comuni perché nei gli ospedali non c’è stato nessun decesso. Spero sia confermato zero – ha detto Sileri – In generale i dati di oggi sono più affidabili rispetto a tre mesi fa perché il sistema è ben avviato, si può sempre fare meglio ma credo che i dati sono reali e ben controllati».